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Violenza e molestie sul lavoro: ecco i risultati dell'indagine Csu

Domani la Centrale sindacale unitaria presenterà le nuove iniziative

2 giu 2025

La seconda fase dell’indagine “LOTTO contro violenza, molestie e discriminazioni sul lavoro”, promossa dalla Centrale Sindacale Unitaria, offre un quadro delle dinamiche presenti nei luoghi di lavoro sammarinesi, con oltre 260 partecipazioni anonime. Tuttavia, trattandosi di un campione non probabilistico – sottolinea la Csu – i dati non possono essere considerati statisticamente rappresentativi della popolazione, ma offrono interessanti spunti di riflessione. L’analisi mette in luce il ruolo chiave della sensibilità organizzativa, dei contratti e della formazione.

Uno dei dati più significativi riguarda la presenza di regolamenti interni contro le molestie: nei luoghi dove esistono, i lavoratori percepiscono un ambiente più attento e sicuro (media 3.39 su 5, contro una media di 2.54 negli ambienti privi di regolamento). Tuttavia, molti non sanno nemmeno se un regolamento esista: segnale della necessità di maggiore comunicazione interna.

Altro elemento incoraggiante è il forte consenso sulla formazione: sia nel pubblico che nel privato, che indica una chiara richiesta di percorsi formativi obbligatori su rispetto, prevenzione e benessere lavorativo.

Resta invece moderata la percezione della sensibilità generale sul tema nei luoghi di lavoro, anche se con forti differenze tra settori e aziende. I dati sembrano poi suggerire un legame tra precarietà e molestie: il 65% dei lavoratori a termine riferisce episodi di violenza, percentuale che sale al 69% tra le donne. Contro il 57% di chi è stabilizzato.

La CSU punta ora su tre priorità: regolamenti obbligatori, formazione strutturata e maggiore tutela dei lavoratori precari, con nuovi progetti in cantiere.





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