Fanno riflettere i dati dell'ultima analisi Csu sulla violenza sul lavoro. Ben 6 donne su 10 - tra quelle che hanno risposto al sondaggio lanciato in occasione dell'8 marzo – dichiarano di aver ricevuto almeno una forma di molestia o violenza: di genere, di tipo sessuale, psicologica o economica. Un fenomeno che coinvolge anche gli uomini: il 44 per cento di essi dice di aver subito violenza.
Dati contenuti nell'ultimo aggiornamento dello studio curato dalla Centrale Sindacale Unitaria che, tramite i numeri, lancia un messaggio di sensibilizzazione. Le fasce più colpite sono quelle giovanili, tra i 25 e i 35 anni. Le donne sono più restie a segnalare: il 33 per cento non si è rivolto a nessuno. Il motivo, secondo i sindacati, potrebbe essere legato alla paura di ritorsioni o a forme di vittimizzazione secondaria dovuta a ambienti poco sensibili.
Tra gli spunti dell'indagine, segnala la Csu, la necessità di mettere in relazione le generazioni: i giovani, più colpiti ma meno propensi a segnalare al sindacato, e le persone più mature, che hanno maggiore consapevolezza nel gestire le situazioni di disagio. Conoscere il fenomeno attraverso età e genere, secondo i sindacati, è fondamentale per trovare soluzioni. Le parole chiave, scrive la Csu, sono: formazione, informazione, prevenzione e tutela.
