Violenza sulle donne: 4 casi su 5 avvengono in casa

Una relazione finita, ma lui non lo accetta e allora scatta la violenza. Lo raccontano le cronache locali, i siti internet dei quotidiani in questi giorni tormentati da delitti passionali. E dal Canada è arrivato anche il videogame estremo Hey Baby, in cui una donna spara per strada contro chi la molesta. Ma questa è finzione mentre in Italia ragazze di sedici anni, donne nel pieno della loro vita vengono uccise a coltellate, a colpi di pistola, da compagni o da ex fidanzati. A volte anche loro arrivano a togliersi la vita. Ma tra le mura si consumano anche le violenze di padri padroni, amici e conoscenti. Una prigione di omertà circonda le donne. Quattro violenze su cinque avvengono però durante una relazione sentimentale ancora in corso anche nel momento della denuncia; solo in un caso su 100 è l’abuso di uno sconosciuto. Vittime sono donne tra i 35 e i 44 anni, la metà sposate, quasi tutte con figli. Non è il titolo di studio né l’estrazione sociale a dare loro la forza di denunciare l’uomo che le malmena. Il 50% di loro ha il diploma e lavora in un ufficio. La metà delle violenze subite e denunciate nel 2009 è per stalking: appostamenti, minacce, pedinamenti che rendono la vita impossibile.

Valentina Antonioli

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