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Vita Indipendente e Assistente Personale, a San Marino la non autosufficienza fa ancora rima con indifferenza

2 mag 2019
Vita Indipendente e Assistente Personale, a San Marino la non autosufficienza fa ancora rima con indifferenza

Attivamente chiede di garantire ad ogni persona il diritto di essere inclusa nella collettività, soddisfacendo tutti i diritti economici, civili, sociali e culturali. L'associazione fa riferimento all'articolo 19 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità che impegna gli Stati Parte a garantire "che le persone con disabilità abbiano piena facoltà di prendere decisioni riguardanti la propria vita quali, ad esempio dove vivere, come vivere e con chi vivere; non siano obbligate a vivere in una particolare sistemazione abitativa; che abbiano accesso ad una serie di servizi, compresa l'assistenza personale necessaria per permettere loro di vivere all'interno della società impedendo che esse siano isolate o vittime di segregazione”. Un richiamo arrivato sul Titano anche dal Direttore Generale dell’OMS secondo il quale i piccoli Paesi sono avvantaggiati e più resilienti perché meglio in grado di ascoltare i propri cittadini e, di conseguenza, di adattare ai bisogni le proprie scelte politiche.

Ecco perché Attivamente torna alla carica sulla necessità di rivedere l’offerta dei servizi socio assistenziali erogati dal nostro Stato per le persone con disabilità. Pochi fatti concreti, lamenta, nonostante la ratifica della Convenzione e le promesse e gli impegni. "Come se la disabilità grave - scrive - sia una sorta di appendice della nostra società, problematica e costosa, relativamente alla quale i maggiori aggravi assistenziali debbano ricadere sul nucleo familiare". Quando esperienze fuori confine dimostrano tutt'altro. 

Insomma, si potrebbe fare molto, guardando anche al 5 Maggio, Giornata Europea per la Vita Indipendente delle persone con disabilità, ma si assiste purtroppo, ad un generale disinteresse. 


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