Sarà l’autopsia a svelare in che modo è stata uccisa la tredicenne Yara Gambirasio, il cui corpo è stato rinvenuto in un campo a dieci chilometri da Brembate. Yara si è difesa, questo è certo. Lo dicono le ferite, 6 in tutto, inferte su collo, polso e schiena. Forse con un coltello.
E ora dopo ora si fa largo la certezza che sia stata sempre lì, in quel campo, fin dal giorno della sua morte, probabilmente avvenuta lo stesso della sua scomparsa. Se ciò fosse appurato, sarebbero molte le domande da porsi, in primo luogo come mai, nonostante la zona sia stata battuta più volte dalle squadre di ricerca, in questi 3 mesi nessuno abbia mai notato niente. Intanto le indagini proseguono. Pare che gli investigatori stiano cercando in queste ore di incrociare i tabulati dei traffici telefonici, mentre si visionano le registrazioni delle videocamere nei pressi del campo.
E ora dopo ora si fa largo la certezza che sia stata sempre lì, in quel campo, fin dal giorno della sua morte, probabilmente avvenuta lo stesso della sua scomparsa. Se ciò fosse appurato, sarebbero molte le domande da porsi, in primo luogo come mai, nonostante la zona sia stata battuta più volte dalle squadre di ricerca, in questi 3 mesi nessuno abbia mai notato niente. Intanto le indagini proseguono. Pare che gli investigatori stiano cercando in queste ore di incrociare i tabulati dei traffici telefonici, mentre si visionano le registrazioni delle videocamere nei pressi del campo.
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