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Zanzara tigre: allarme per il virus Chikungunya

31 ago 2007
Zanzara tigre
Zanzara tigre
Si chiama Chikungunya, è diffuso in Africa e Asia e arrivato in Europa senza creare epidemie la causa dell'infezione in atto da metà agosto in un'area molto circoscritta del ravennate. Diversi i casi segnalati che, oltre a creare preoccupazioni, facevano supporre la presenza di una infezione virale inizialmente attribuita a pappataci. I vettori di trasmissione del virus sono invece alcune specie di zanzare, come la Tigre.
Chikungunya provoca febbre, brividi, mal di testa e dolori articolari e muscolari, eruzione cutanea e a volte sintomi gastrointestinali. L'infezione non si trasmette per contatto diretto tra uomo e uomo o per via aerea, ma solo per la puntura di zanzare infette. San Marino ha intensificato, da due giorni, i cicli di intervento notturni per la distruzione dei focolai nelle zone in cui sono più numerosi come Falciano, Dogana e Galazzano. Il servizio di igiene ambientale ha fissato, per martedì prossimo, un incontro con il responsabile della medicina di base, allargato al servizio di igiene urbana, all’ufficio gestione risorse agricole e al centro naturalistico, per tenere sotto controllo la situazione in Repubblica.
L’azienda sanitaria di Rimini ha già attivato un sistema di sorveglianza attraverso i punti di Pronto Soccorso, per segnalare i casi di pazienti con sintomi riconducibili a quelli dell’epidemia. Previsti interventi in tutte le scuole del territorio comunale per prevenire la diffusione della zanzara tigre nei cortili dei plessi scolastici. Le regola per ridurre il rischio di proliferazione sono semplici: svuotare i bidoni e i contenitori d’acqua, evitare i ristagni, controllare le grondaie e liberare quelle otturate, rimuovere la vegetazione spontanea che può nascondere piccoli focolai.

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