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1° Maggio, la festa della CSU al Parco Ausa di Dogana

29 apr 2015
1° Maggio, la festa della CSU al Parco Ausa di Dogana
1° Maggio, la festa della CSU al Parco Ausa di Dogana
Inizia alle 15.00, al parco di Ausa di Dogana, la festa del 1° maggio organizzata dalla CSU. Il programma prevede l'intrattenimento con l’orchestra "La Nuova Romagna Folk" all'interno del palatenda; funzioneranno stands gastronomici e la ruota della fortuna, e si susseguiranno intrattenimenti rivolti principalmente ai bambini: truccatrice di visi, castello gonfiabile, trampoliere, mago, attività creative e manuali. Saranno presenti alla festa con i loro stands alcune associazioni culturali, sociali e di solidarietà. La festa e l’esibizione dell’orchestra proseguiranno anche dopo cena.

Sul piano dei contenuti, la Festa dei lavoratori di quest'anno rappresenta una giornata di impegno per i seguenti obiettivi:

- fronteggiare la sempre più grave emergenza disoccupazione con un concreto piano di rilancio economico, che favorisca nuovi insediamenti imprenditoriali e sostenga le attività esistenti in territorio che hanno retto alla crisi aiutandone la tenuta e la crescita;

- debellare la corruzione e il malaffare, che il sistema economico per nulla trasparente del passato ha contribuito a foraggiare, determinando anche infiltrazioni malavitose. Le forze politiche devono fare piena pulizia al loro interno, ed essere rappresentate solo da persone di comprovata e assoluta onestà. La Magistratura deve chiudere il prima possibile i conti con il passato;

- superare anche l'ultimo elemento di opacità del sistema legato all'anonimato, quali sono le fiduciarie, e fare una approfondita analisi sui reali beneficiari delle società immobiliari, bancarie e finanziarie;

- affermare la certezza del diritto, anch'essa uno dei capisaldi della competitività; è necessario che la Magistratura abbia tempi certi e rapidi nel decidere sui contenziosi.

- il superamento della speculazione edilizia: nonostante la crisi, gli immobili situati a San Marino, soprattutto gli opifici, hanno un costo molto superiore al circondario. Per attrarre investimenti è necessario essere competitivi anche sui costi delle strutture lavorative;

- una task force formata da persone altamente qualificate, con il preciso scopo di promuovere la Repubblica di San Marino in vari paesi europei ed extraeuropei, per attrarre investimenti che producano progetti imprenditoriali di lungo periodo e occupazione di qualità;

- il rilancio delle linee di credito: è fondamentale che le banche sammarinesi, salvati dalla bancarotta con ingenti risorse pubbliche, destinino una quota delle somme in esse depositate a sostegno delle imprese del territorio ed al finanziamento di nuovi investimenti produttivi;

- pensare ad una imposta sui grandi patrimoni, siano essi mobiliari, immobiliari o finanziari, che agisca proporzionalmente sulla base dell'entità del patrimonio posseduto;

- una lotta senza quartiere al lavoro nero e irregolare. Le posizioni irregolari vanno accertate e adeguatamente sanzionate, attraverso controlli severi e rigorosi; tali posti di lavoro vanno trasformati in posizioni di lavoro regolari da assegnare ai disoccupati sammarinesi e residenti;

- ripristinare la chiamata numerica, abolita nell’agosto del 2011 e sostituita dalla chiamata nominativa diretta, ridimensionare il fenomeno dei distacchi e dei contratti di collaborazione, e superare il “contratto di addestramento;

- una mappa dei bisogni formativi delle imprese e delle figure professionali vicine al pensionamento, per avviare progetti di formazione mirati per i disoccupati, affinché siano in grado di provvedere alla loro sostituzione nei luoghi di lavoro. Lo Stato deve svolgere un ruolo attivo e stringente, impegnando le aziende ad assumere le figure professionali necessarie al ricambio generazionale;

- la tenuta e solidità del sistema previdenziale, per assicurare alle nuove generazioni pensioni dignitose: in tal senso occorre intervenire sul primo pilastro per invertire la tendenza che vede un sempre crescente sbilancio tra entrate e uscite, e occorre superare le problematiche relative alla previdenza complementare;

- una Pubblica Amministrazione che rappresenti una risorsa essenziale al rilancio del paese. Nell'ambito del confronto sul fabbisogno, occorre superare definitivamente la piaga del precariato, istituire assunzioni per concorso per le posizioni vacanti, regolarizzare le posizioni lavorative in relazione alle reali mansioni svolte;

- una spending review che si concentri sui centri di spreco e sui disservizi, ad iniziare da un’attenta verifica degli appalti di opere pubbliche a soggetti privati. Siamo contrari ad ogni forma di privatizzazione ed esternalizzazione dei servizi pubblici, ad iniziare da quelli forniti dall'AASS, sia per ragioni di economicità che di opportunità;

- la soluzione delle problematiche dei lavoratori frontalieri, con la definizione di un equo trattamento fiscale da parte dell’Italia attraverso una legge ordinaria;

- una sempre maggiore integrazione di San Marino nell’Unione Europea, per dare ai giovani, ai cittadini e alle imprese nuove e più ampie opportunità di crescita, anche sul piano culturale;

- la lotta al precariato in tutti i settori del mondo del lavoro, e l'affermazione ovunque delle mass- la sicurezza dei lavoratori in tutti i luoghi di lavoro

- politiche e interventi di supporto ai pensionati e alle categorie più deboli della società.

CSU

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