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15° Congresso CDLS: la Federazione Industria elegge 80 delegati

19 ott 2016
15° Congresso CDLS: la Federazione Industria elegge 80 delegati
Oltre trenta assemblee e 80 delegati eletti in rappresentanza dei 1.300 iscritti. Sono i “numeri congressuali” della Federazione Industria CDLS (FLIA) che ha chiuso questa mattina il ciclo di incontri nelle fabbriche per discutere le tesi del 15° Congresso della Confederazione Democratica. Appuntamento in agenda mercoledì 26 e giovedì 27 ottobre, mentre il congresso della Federazione Industria (il numero 13) è in agenda il giorno seguente, venerdì 28, sempre al Kursaal.

“A catalizzare l’attenzione dei lavoratori - spiega il segretario FLIA-CDLS, Giorgio Felici - è stato il tema del lavoro e della prospettiva all’ingresso della cosiddetta quarta rivoluzione industriale, ovvero quella gigantesca trasformazione tecnologica che integra la robotica con internet, il digitale con la gestione dati e che sta cambiando il modo di produrre, di lavorare e di vivere. Processi innovativi che gradualmente stanno interessando anche San Marino, dove le aziende più grandi hanno già introdotto la robotica in alcuni processi produttivi, come ad esempio la gestione automatizzata dei magazzini”.

Il dovere del sindacato, sottolinea Felci, “è quello di anticipare e non farsi travolgere da questo profondo cambiamento, di capirlo e interpretarlo per continuare a difendere e migliorare le condizioni di vita dei lavoratori”. Sullo stesso terreno “è assolutamente necessario riprendere una forte iniziativa per la difesa dello Sato Sociale, in particolare sanità e pensioni”.

In questo momento attraversato dal vento dell’innovazione diventa cruciale la formazione, “perché in uno scenario in continua trasformazione le competenze dei lavoratori rischiano di diventare obsolete in breve tempo. La nostra proposta è quella di istituire il diritto alla formazione individuale per tutti i lavoratori, diritto che deve essere stabilito nei contratti e garantire un continuo aggiornamento verso l’alto delle conoscenze e delle competenze di chi lavora”.

E sempre sul terreno dei nuovi diritti, le assemblee pre-congressuali hanno discusso sulla disparità di trattamento dei lavoratori frontalieri in tema di ammortizzatori sociali e congedi parentali, tema quest’ultimo che interessa sia i lavoratori italiani occupati a San Marino, sia i lavoratori sammarinesi occupati in Italia. “Sul fronte contrattuale - spiega inoltre il segretario industria della CDLS - è urgente riattivare il processo di stabilizzazione dei lavoratori frontalieri, processo interrotto nel 2011 in attesa dell’uscita di San Marino dalla black-list”.

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