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15° congresso CDLS si alza il sipario

24 ott 2016
15° congresso CDLS si alza il sipario
Sarà un congresso “officina di proposte”. Così il segretario CDLS, Marco Tura, anticipa le linee guida del 15° Congresso Confederale in programma nelle giornate di mercoledì 26 e giovedì 27 ottobre presso il Kursaal di Città. “Link sul futuro” è il tema scelto per celebrare le assise, tema al centro anche dei congressi delle Federazioni Industria-Artigianato, Pubblico Impiego e Costruzioni- Servizi che si terranno tutti venerdì 28 ottobre sempre presso il Kursaal. La maratona congressuale si chiude nella giornata successiva, sabato 29 ottobre, con il congresso della Federazione Nazionale Pensionati in programma presso la sala riunioni della CSU al Central Square di Domagnano.

“Il filo conduttore delle nostre giornate congressuali è l’innovazione - spiega il segretario Marco Tura - Il titolo ‘Link sul futuro’ sta a significare la volontà della CDLS di aprire una finestra sul nostro domani e su come vogliamo costruirlo. Le tesi che sono state discusse con i lavoratori nelle assemblee pre-congressuali hanno avviato un dibattito sulle sfide legate alla rivoluzione digitale e all’industria 4.0. Una trasformazione epocale che comincia a bussare anche alle porte di San Marino e che sta cambiando in profondità il mondo del lavoro. Proprio per questo il 15° congresso sarà una occasione per mettere a fuoco una serie di proposte orientate a interpretare i cambiamenti in corso, con l’imprescindibile obiettivo di attrezzare e sostenere i lavoratori di fronte alla continua competizione innescata dalle nuove conoscenze tecnologiche”.

Un congresso di proposta che affronterà anche problemi apertissimi come quello della riforma pensionistica, della lotta alla disoccupazione, del processo di associazione con l’Europa e dell’ammodernamento della Pubblica Amministrazione e del sistema bancario. “Siamo reduci - afferma il segretario CDLS - da una lunga recessione economica che ha distrutto migliaia di posti di lavoro e per la prima volta la nostra Repubblica deve fare i conti con il fenomeno della disoccupazione strutturale, che ad oggi si attesta intorno al 10%. Il dovere è dunque quello di fare i conti con la complessità di questo presente seguendo la bussola dei valori di giustizia e solidarietà che da oltre mezzo secolo orientano il movimento sindacale sammarinese”.

Tutti i numeri del Congresso
Sono state oltre 100 le assemblee promosse dalle federazioni per dibattere con i lavoratori pubblici e privati le tesi del 15° congresso della CDLS. Una vera e propria maratona per eleggere i 300 delegati che il 26 e 27 Ottobre seguiranno i lavori congressuali al Centro Congressi Kursaal. Delegati eletti in rappresentanza dei 7.000 iscritti alla Confederazione Democratica. Alla fine dei lavori sarà eletto il nuovo Consiglio Confederale composto da 21 membri.

Ospite della serata inaugurale il Segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli. Il leader dei metalmeccanici della Cisl ha recentemente pubblicato un saggio di successo dal titolo provocatorio “Abbiamo rovinato l’Italia?”.
Un libro che da una parte analizza il lavoro che cambia sotto la spinta della rivoluzione digitale, dall’altra affronta l’ineluttabile cambiamento del sindacato: “Il sindacato ha senso se rappresenta qualcuno, se ha un progetto di cambiamento. Se fino ad oggi ciò è avvenuto, pur con dei limiti, bisogna chiedersi come il sindacato sarà in grado anche in futuro di svolgere questo ruolo di rappresentanza. Di sicuro, i lavoratori, se stanno insieme, sono più forti e, quindi, più liberi”.

Aleppo ha bisogno del tuo aiuto
Alla tre giorni congressuale è presente anche la Fondazione Solidarietà CDLS con un stand dedicato al progetto “Aleppo ha bisogno del tuo aiuto”.
L’iniziativa per la martoriata città siriana è nata raccogliendo l’appello del Padre francescano Simone Pietro Herro, Ministro Regionale della Regione San Paolo in Siria, Libano e Giordania: “Il nostro ospedale ad Aleppo è uno dei pochi ancora funzionanti, ma molti medici sono fuggiti e quelli che sono rimasti trovano difficoltà a lavorare normalmente. Non c’è né acqua, né elettricità né gasolio. Come minoranza cristiana rimarremo qui, in Medio Oriente, nonostante tutte le prove e le difficoltà, perché le nostre radici sono profonde e ferme, pertanto non possono essere sradicate”.
La Fondazione Solidarietà ha accolto l’appello di Padre Simone ed ha già inviato fondi per far fronte all’emergenza. Seguiranno altri invii sulla base delle donazioni che perverranno e poi programmare progetti e interventi più strutturali sul fronte sanitario e dell’educazione.

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