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3 dicembre: Giornata Internazionale delle persone con disabilità: centro osservatorio Centro Studi Erickson

30 nov 2016
3 dicembre: Giornata Internazionale delle persone con disabilità: centro osservatorio Centro Studi Erickson
Come si convive ogni giorno con la disabilità? Come ci si comporta con un fratello o una sorella con disabilità? E l’intimità? È necessariamente preclusa? Il Centro Studi Erickson dà voce a quattro testimoni che raccontano la vita quotidiana alle prese con cibo, Picasso, fratellanza e... democrazia.
Le persone con disabilità saranno 4,8 milioni nel 2020. Ha un lavoro solo il 31,4% delle persone con sindrome di Down con più di 24 anni, appena il 10% delle persone con autismo over 20. E in Italia la spesa pubblica (437 euro pro-capite all'anno) è molto inferiore a quella media europea (535 euro).
Il modello di risposta alla disabilità del nostro welfare si basa in modo informale sulla famiglia, che non solo diventa il soggetto centrale della cura, ma spesso viene anche coinvolta nello stesso percorso di marginalità e isolamento che tende ad accentuarsi quando le persone con disabilità crescono. Fino alla minore età, le famiglie possono contare su uno dei pochi, se non l'unico, punto di forza della risposta istituzionale alla disabilità, cioè l'inclusione scolastica, che pur con tutti i suoi limiti e difficoltà rappresenta un'importante occasione di inclusione sociale.
Il numero di alunni disabili nella scuola statale è cresciuto dai 202.314 dell'anno scolastico 2012/2013 ai 209.814 del 2013/2014 (+3,7%). Contemporaneamente è aumentato il numero dei docenti di sostegno: dai 101.301 del 2012/2013 ai 110.216 del 2013/2014 (+8,8%). Secondo un'indagine del Censis, i bambini con sindrome di Down in età prescolare che frequentano il nido o la scuola dell'infanzia sono l'82,1%, tra i 7 e i 14 anni l'inclusione scolastica raggiunge il 97,4%, ma già tra i 15 e i 24 anni la percentuale scende a poco meno della metà, anche se l'11,2% prosegue il percorso formativo a livello professionale. Tra i ragazzi affetti da disturbi dello spettro autistico, fino a 19 anni è il 93,4% a frequentare la scuola, ma il dato scende al 67,1% tra i 14 e i 20 anni, e arriva al 6,7% tra chi ha più di 20 anni.
La ratifica della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità (L. 18/09) riduce la distanza tra norme esistenti e vita reale sulla base del nuovo paradigma che vede al centro i diritti umani, il principio di non discriminazione e di uguaglianza delle opportunità2. I recenti 17 Sustainable Development Goals promossi dalle Nazioni Unite e da raggiungere entro il 2030 sono al centro della Giornata Internazionale della disabilità e sono stati concepiti pensando allo sviluppo di un mondo equo che includa sempre di più le persone con disabilità. “Includere la disabilità nella scuola e nella vita di tutti i giorni comporta il benessere e la dignità delle persone direttamente coinvolte e della società tutta. Allo stesso tempo, la piena inclusione nella società resta ancora una sfida da vincere, per assicurare la partecipazione delle persone con disabilità al pari di tutti gli altri cittadini nei diversi momenti della vita: scuola, lavoro, salute, accessibilità e trasporti, qualità e uniformità dei servizi” commenta Dario Ianes, co-fondatore del Centro Studi Erickson.
Voce alle voci
In tempi in cui gli chef sono diventati dei veri maître à penser, è attraverso il personalissimo ricettario del suo alter ego Agesilao che Giorgio Gazzolo, medico con sindrome di Asperger, ci conduce verso il profondo meno conosciuto del pensiero Asperger. A poco a poco, di passaggio in passaggio, si incontrano le peculiarità di questa sindrome: odori, sapori e combinazioni culinarie sono l’unica routine rassicurante per Agesilao. La cucina qui funziona come una cura, ad esempio in quelle sere “fredde, quelle in cui si affacciano idee di non poter più andare avanti”. E ci si ritrova in queste ricette dove, a prevalere, non sono tanto gli ingredienti ma il contesto, le atmosfere, i ricordi, gli stati d’animo, i punti di riferimento, con alcune “fissazioni” che sperimentiamo quotidianamente tra i fornelli (e non solo).
Per maggiori informazioni
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