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5 OdG di RETE: il Consiglio condona i reati contro lo Stato

23 feb 2016
5 OdG di RETE: il Consiglio condona i reati contro lo Stato
Lunedì 22 febbraio in Consiglio sono stati votati gli Ordini del Giorno (OdG) con cui RETE intendeva promuovere nella politica una presa d'atto dei disastri del passato capace di far ripartire su basi nuove, di fiducia, il paese.
La politica, il Consiglio, hanno dimostrato di non volere o non potere condannare nulla!
Si tratta dei cinque OdG a cui RETE ha dedicato una frequentatissima serata pubblica, con cui chiedevamo che il periodo di prescrizione dei reati commessi da politici, quali corruzione, concussione, riciclaggio, iniziasse nel momento in cui la magistratura avvia i processi, come succede negli Stati più avanzati d'Europa.
Chi ha commesso reati odiosi negli anni '90 deve poter essere processato, altrimenti rischiamo di trovarci di fronte a prescrizioni per tutti i vari Podeschi, Stolfi, Gatti e delinquenti simili: tu li vuoi in galera o fuori? Vuoi che ci paghino i danni provocati o che debba essere lo Stato a pagare magari a loro i danni?
L'aula lo ha bocciato, con soli 12 voti a favore: ed è stato l'OdG più votato!
Sarà che in aula ci sono molti politici che continuano a sperare di non venire processati, o che i reati commessi vadano in prescrizione... fatto sta che i membri del Consiglio hanno deciso di fare un condono tombale su ogni reato commesso in passato!
C'è una sola parola: VERGOGNA!

A te non piacerebbe sapere quali dirigenti della PA e degli enti partecipati dallo Stato assunti dal 1980 al 2015, hanno dato sponda ai criminali di cui sopra per commettere più facilmente e impunemente i loro reati?
Gente costata centinaia di migliaia di euro allo Stato, che aveva l'unica funzione di consentire ai propri padroni di saccheggiare lo Stato senza correre il rischio di vedersi ostacolati?
Ebbene, questo OdG l'aula l'ha bocciato con 8 voti a favore: solo 8 Consiglieri su 60 credono si debba far pagare a chi ha tradito il paese.

Non è stato il governo a bocciare questi OdG ma l'intero Consiglio: tanto che si può tranquillamente sostenere che il Consiglio, i politici in carica, stanno implicitamente continuando a consigliare ai cittadini di rubare, truffare, richiedere favori ai politici.
Nella peggiore delle ipotesi, se proprio si viene scoperti, basta prendere un buon avvocato (magari un politico) e attendere che la prescrizione faccia il suo corso.

È chiaro, non ci aspettavamo che sui nostri OdG si sviluppasse chissà quale dibattito: se i politici in carica avessero tale sensibilità non ci sarebbe stato bisogno di chiederlo, lo avrebbero fatto da soli.
Forse ci aspettavamo qualcosa di più del silenzio assordante di un'aula imbarazzata, che voleva terminare al più presto un dibattito scomodo.
Forse ci aspettavamo di più in termini di condivisione.
Ma ormai in aula non c'è tanta gente a votare liberamente: oramai le alleanze striscianti, tra partiti di governo e di minoranza, inducono molti a votare non in base alle proprie convinzioni, ma nel modo in cui credono di arrecare meno fastidio all'alleato di domani.
5 OdG in poco più di un'ora: conflitti d'interesse, appropriazione indebita di simboli di pubblico dominio, prescrizioni dei reati, indagini sulla infedele dirigenza della PA, formalizzazione di un momento simbolico di attaccamento alla patria...
Dopo nemmeno tre anni la politica di palazzo si è ricompattata, mescolandosi in formule nuove ma ripresentando sempre le stesse facce...
Serve rilanciare un moto di cambiamento reale, che renda finalmente possibile fare giustizia, perché con una classe politica compromessa con il passato non c'è giustizia, e senza giustizia non c'è democrazia.
Serve ancora e di nuovo far RETE: noi ci siamo e tu?

Movimento RETE

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