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Adesso.sm: per fare sistema bisogna prima di tutto volerlo

17 dic 2018
Adesso.sm: per fare sistema bisogna prima di tutto volerlo
Alla vigilia dell'esame dell'articolato della legge di bilancio arriva, puntuale come un orologio svizzero, il comunicato di M.D.S.I.
A parte il sarcasmo su burattini, burattinai, presunti padroni del Governo e della maggioranza, argomenti sui quali abbiamo sempre risposto con dovizia di particolari e sui quali certamente continueremo a rispondere dato che non abbiamo nulla da temere, mette veramente tristezza constatare come una proposta – non partita dalla politica - che potrebbe aprire una fase di confronto importante come il Comitato Strategico venga strumentalizzata politicamente nel più becero dei modi e venga relegata ad una burletta.
Forse M.D.S.I. non sa che a sedersi attorno al tavolo del Comitato Strategico sono state invitate: componenti politiche di maggioranza e di opposizione; associazioni di categoria; organizzazioni sindacali; Banca Centrale.
Al primo incontro abbiamo udito tante volontà costruttive d'impegno ed anche delle critiche e dei dubbi.
Probabilmente M.D.S.I. ignora che il Comitato, oltre a discutere dei problemi propri del sistema bancario dovrebbe, almeno a nostro giudizio, costituire una valida occasione per individuare direttrici di sviluppo economico sulle quali il Paese intende muoversi.
Il fatto che si proponga di dare una dignità legislativa all'istituzione del Comitato Strategico - peraltro demandandone la definizione specifica ad un successivo decreto per dare modo a tutti di portare il proprio contributo e definirne insieme limiti e prerogative - è una esigenza manifestata da diversi soggetti nella prima riunione; ma questo M.D.S.I. non può saperlo dato che ha snobbato, compiacendosene pubblicamente, la convocazione.
Dopo avere udito ripetutamente appelli accorati che chiedono di “fare sistema” di fronte alle difficoltà, dopo che si tenta faticosamente di individuare uno strumento che consenta di poterlo fare, è già partito il meccanismo di sabotaggio di chi in realtà “sistema non lo vuole fare”, di chi pensa ancora che in questo Paese ciascuno - istituti bancari, pubblica amministrazione, Governo, maggioranza, opposizione, lavoratori, imprese, pensionati - possa continuare a coltivare il proprio orticello illudendosi di preservarlo a prescindere da tutto e da tutti.
A nessuno è chiesto di abdicare dal suo ruolo, a tutti sono richieste proposte realizzabili e disponibilità al confronto.
Abbiamo accettato, come tutti gli altri, l'invito dell'Associazione Bancaria Sammarinese alla quale aderiscono tutti gli istituti bancari della Repubblica di San Marino, non l'invito di una singola persona. Abbiamo accettato per ascoltare proposte e non per raccogliere direttive alle quali attenerci acriticamente.
Se M.D.S.I., al di là degli slogan e della propaganda politica, ha in mente degli strumenti migliori e più utili per affrontare i problemi ce li illustri. Li prenderemo in considerazione.

cs Adesso.sm

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