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Adesso.sm: "I partiti 'storici' hanno perso la bussola"

11 set 2017
Adesso.sm: "I partiti 'storici' hanno perso la bussola"
Sono tre comunicati stampa che parlano la stessa lingua quelli che il Psd prima, poi il Pdcs e quindi il Ps hanno divulgato nel weekend scorso. Tre comunicati da cui emerge, purtroppo, come il senso dello Stato, che dovrebbe ancora esistere in queste forze ‘storiche’, abbia abdicato alla strumentale necessità di conquistare consensi facili, quelli di pancia.
L’impressione, purtroppo, che fuoriesce da quei testi, è quella di tre forze politiche allo sbando che tentano di far meglio di Rete, inseguendola – il più delle volte – nel convincere i cittadini che è tutto uno schifo e che il Paese crollerà a breve se non riprenderanno loro le redini del comando, senza capire che la strada del populismo è un terreno pieno di insidie da percorrere per forze troppo navigate e troppo coinvolte con un passato non proprio edificante.
Ascoltare dai loro comunicati tanta acredine, tesa a screditare ovviamente il governo ma per il tramite del sistema bancario e finanziario, in una sorta di sindrome da ‘Santone’ descritta molto bene, sabato, nell’editoriale del direttore de L’Informazione, ha dell’incredibile. Incredibile che partiti storici possano cedere così miseramente i propri valori per la rincorsa di un consenso che non riconquisteranno certo giocando sulla pancia dei sammarinesi.
Allo stesso tempo è evidentemente un esercizio di mera retorica parlare di ricerca del dialogo se viene mantenuto questo approccio da parte delle opposizioni, nonostante i passi evidenti fatti da Governo e maggioranza per reimpostare un dialogo costruttivo dopo una fase politica in cui il livello dello scontro era diventato deleterio per l’intero sistema.
Sappiamo benissimo che le problematiche che il Paese si trova ad affrontare sono enormi e che è estremamente facile strumentalizzare qualsiasi scelta venga adottata, ma occorre essere chiari: non è possibile rovesciare le responsabilità su chi si trova a vivere gli effetti, senza considerare la gravissima responsabilità di chi ha generato le cause.

La concessione delle licenze bancarie a soggetti non idonei, la mancata sorveglianza sulle gestioni delle banche e la loro inesorabile dequalificazione, la generazione di una montagna di NPL dovuta a quelle medesime gestioni, la de-patrimonializzazione del sistema e la sua sintomatica perdita di liquidità dovuta alla perdita di fiducia dei risparmiatori, sono solo alcune delle cause che hanno determinato la situazione attuale, generate per responsabilità di chi oggi si fa paladino della critica e della polemica e continua addirittura a non riconoscere gli elementi chiave che determinano la crisi, che riguardano prima di tutto la reputazione e la necessità di essere riconosciuti affidabili a livello internazionale.
Le soluzioni sono complesse, ma non sono tante le alternative rispetto a ciò che si sta facendo con determinazione da otto mesi a questa parte: analisi degli attivi (Aqr), verifica dello stato effettivo e oggettivo degli istituti di credito, dichiarazione delle perdite a bilancio, ricapitalizzazioni.
Il lavoro è iniziato proprio da Cassa di Risparmio, la banca più importante del sistema che, essendo in mano pubblica, verrà ricapitalizzata dallo Stato stesso.
Adesso.sm non ha cambiato la propria linea, nonostante si sia dovuti intervenire con urgenza sul Direttore Generale di Bcsm che stava, con le sue decisioni, generando difficoltà eccessive per l’intero sistema e per Cassa di Risparmio in particolare.
Trasparenza e rafforzamento sono le due direttrici fondamentali su cui viene rifondato il sistema finanziario sammarinese. E gli effetti, anche positivi, iniziano a manifestarsi.

Comunicato stampa
Adesso.sm

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