Adesso.sm sulla questione Campionato Mondiale di Motocross

Adesso.sm sulla questione Campionato Mondiale di Motocross.
La possibilità di portare in territorio un evento sportivo come la tappa di un Campionato Mondiale di Motocross è un tema che scalda i cuori di tutti i sammarinesi, soprattutto in un periodo in cui le entrate latitano e il turismo sta uscendo a fatica da una crisi importante.
Ma eventi di questa portata non si possono utilizzare – contro tutti i pareri disponibili, dai tecnici della Pubblica Amministrazione a quelli delle Aziende – come cavallo di troia per un imminente campagna elettorale, giocando su conti pubblici in profondo rosso a proprio uso e consumo.
La dinamica e le tempistiche con cui la Segreteria di Stato pilotata da Teodoro Lonfernini è arrivata a firmare direttamente l’ormai famoso contratto per il mondiale MXGP sono più che eloquenti, come lo sono i dati che avevano correttamente fornito i tecnici – tacciati oggi per ostruzionisti – che avrebbero portato qualsiasi persona ragionevole ad agire diversamente.
Con un Governo già in crisi, in piena ordinaria amministrazione, l’11 ottobre è stato firmato un atto che si sapeva già non si sarebbe potuto rispettare. Casualmente poi, solo il 24 di novembre, dopo il primo turno elettorale, è stato reso pubblico l’annullamento della tappa 2017 e lo slittamento al 2018.
Quell’atto ha impegnato il Governo che sarebbe uscito dalle ormai prossime elezioni, con una liquidità ridotta al lumicino e grosse difficoltà a reperire risorse anche solo per l’edilizia scolastica e la viabilità, a procedere con un esborso stimato fra i 2 e i 3 milioni di € - non meglio definibili, perché un vero progetto esecutivo non c’era e non c’è tutt’ora – per la realizzazione di tutti gli interventi necessari ai fini di adeguare l’impianto in un’area a dir poco inadeguata.
Non solo. Supponendo di riuscire a rimediare quelle cifre aprendo ulteriore debito, il contratto in questione prevedeva spese fisse che si sarebbero aggirate attorno ai 500.000€ all’anno solo per il contratto (300.000€), manutenzione e costi di gestione interamente in carico allo Stato.
Spese a cui si sarebbero aggiunte quelle derivanti da penali, anche molto elevate, nel caso in cui lo Stato di San Marino – non la Federazione competente – non fosse riuscito a garantire all’organizzazione tutta una serie infinita di servizi e spazi previsti nel contratto, che nessuno aveva potuto consultare fino agli ultimi giorni del mese scorso.
Stiamo parlando di milioni di Euro, quindi, necessari per adattare l’impianto della Baldaserrona ad un evento sportivo di prestigio che si sarebbe però svolto in soli tre giorni, a luglio, in piena stagione turistica quando già le attività lavorano a pieno regime con i flussi tradizionali.
L’ex Segretario Lonfernini ha consegnato alla stampa un suo documento che presenta numeri molto più bassi rispetto a quelli reali, smentiti già a suo tempo, prima della firma, dai tecnici dell’Amministrazione. Numeri che, oltre a sottostimare le opere di terrazzamento, non comprendevano, tanto per dirne una, neppure i costi ingenti necessari alla realizzazione dei sottoservizi da parte dell’AASS (come se i soldi dell’AASS non fossero soldi pubblici).
Come se non bastasse, l’ex Segretario Lonfernini si è ben guardato dal mettere a conoscenza il Governo appena insediato di una clausola contrattuale che ci avrebbe esonerato dal pagamento di qualsiasi penale rescissoria, semplicemente eliminando lo stanziamento previsto nella legge di Bilancio depositata in prima lettura.
Al contrario di chi, in questo momento, ha bisogno di grande visibilità per giocarsi una poltrona al prossimo Congresso del proprio Partito, il Governo di Adesso.sm non ha nessun interesse a boicottare una decisione presa dal Governo precedente, anzi. Responsabilmente sta cercando di garantire continuità a tutti gli eventi e le attività che si ritiene abbiano alle spalle un’adeguata progettualità.
Abbiamo promesso ai cittadini che avremmo condotto il Paese con trasparenza, ponderatezza e condivisione delle scelte.
Abbiamo presentato un progetto di rilancio del settore turistico che prevede tutta una serie di interventi, fra cui anche il recupero e la sistemazione degli impianti sportivi – anche la Baldaserrona – ma il tutto deve essere fatto con un approccio realistico, conti alla mano e senza sperpero di denaro, lasciando da parte interessi personali e con un’ottica collettiva delle esigenze del Paese.

Adesso.sm

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