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Adesso.sm in risposta al comunicato del Pdcs sull'ECRI

1 mar 2018
Adesso.sm
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È sconcertante la faccia tosta del PDCS quando – con un comunicato – addebita alla guida del precedente governo il merito per quella minima parte di giudizio positivo espresso dalla relazione ECRI sui progressi compiuti dal nostro Paese in alcuni settori, e non rileva invece le ben diciassette raccomandazioni su tutta una serie di criticità pesanti alle quali quel governo, in cui la DC faceva la voce grossa, non ha voluto mettere mano o, se lo ha fatto dietro le forti spinte e sollecitazioni degli alleati, ha portato spesso a soluzioni tampone e con un alto tasso di ipocrisia.

La faccia tosta è ancora più evidente, poi, se si inizia a pensare che proprio a causa di storiche posizioni democristiane non si è mai riusciti a mettere mano a tutti i temi che l’ECRI sottolinea da anni, ormai, considerati oggi prioritari dallo stesso organismo e su cui si sono ormai allineati la maggior parte dei Paesi della civile Europa. Vedi una forma di riconoscimento legale per le coppie dello stesso sesso, vedi la possibilità di una qualche forma di coinvolgimento dei cittadini residenti nelle elezioni locali (Giunte di Castello).

Viene da dire che i passi avanti che il Paese ha fatto nel corso degli anni su alcuni dei temi sottolineati dall’ECRI sono ampiamente controbilanciati dalla zavorra che proprio il PDCS ha rappresentato per l’avanzamento su tutte le altre aree di competenza dell’organismo internazionale che si occupa di intolleranza e razzismo.

Stona infine decisamente, e non potrebbe essere altrimenti, la volontà di mettere il cappello sopra questi piccoli risultati da parte di un partito il cui capogruppo per ben due volte, nell’ultimo Consiglio Grande e Generale, ha inteso cavalcare il tema dei migranti con interventi sprezzanti conditi da becero populismo, che hanno raggiunto il culmine con il più classico degli “aiutiamoli a casa loro”.
Ci vuole un bel coraggio, davvero.

Adesso.sm

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