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Adesso.sm: "Verità e verità"

25 giu 2018
Adesso.sm: "Verità e verità"
“Il Governo sta facendo un lavoro fantastico”. Utilizziamo un passaggio significativo dell’intervista rilasciata ai microfoni di San Marino RTV da Mahmood Pradhan, alto funzionario del Fondo Monetario Internazionale recentemente in visita sul Titano, per rispondere ai gruppi di opposizione che in questi giorni hanno cavalcato l’onda di un voto astenuto per elaborare congetture e diffondere tra la cittadinanza l’idea di una maggioranza spaccata al suo interno e alla deriva.
Questo è quello che vorrebbe far credere alla gente chi ha messo in campo da inizio legislatura una politica puntata allo sfascio non del governo, ma dell’intero Paese, scommettendo sul collasso del sistema finanziario e sulla delegittimazione totale delle nostre Istituzioni.
Ma la verità è, come spesso accade, un’altra.
La verità è che la politica dello sfascio sta registrando sempre più perplessità e defezioni all’interno della stessa opposizione. Un’opposizione in cui si gonfiano le fila degli scontenti, in cui si iniziano a registrare numerose prese di distanza dalla grancassa che cerca solo continue quanto sterili spallate, in cui c’è finalmente qualcuno che avvia tentativi di tornare a dialogare di temi e qualcun altro che continua ad andare ad ingrossare le fila di un gruppo misto sempre più consistente.
La verità è anche che una parte dell’opposizione, forse, dovrebbe iniziare a riflettere sulla propria supposta quanto sbandierata superiorità morale, leggendo con molta attenzione la lunga e dettagliata ricostruzione delle motivazioni delle condanne di primo grado del Conto Mazzini. Motivazioni in cui emergono molto chiaramente i tentativi, da parte di qualche condannato, di lordare i panni dei giudici inquirenti con accuse false e tendenziose, magari costruite ad arte, utilizzando come strumento qualche cane da riporto dei vecchi poteri oggi passato - stranamente - a sostenere a spada tratta proprio le politiche di opposizione.
Politiche che si inseriscono, almeno fino ad ora, in perfetta continuità con il modus operandi della cricca del Mazzini, descritta così bene nelle pagine pubblicate pochi giorni fa, con le accuse di Colpo di Stato rivolte a maggioranza e parte del Tribunale, con le frasi scandalose sulla “magistratura deviata” rivolte proprio agli inquirenti del Mazzini, per finire con la lettera a Strasburgo di un Consigliere di opposizione che punta ad insinuare il dubbio che la magistratura sammarinese non sia un potere indipendente, davanti all’intero Consiglio d’Europa.
Se volessimo essere strumentali, come è strumentale ogni becero attacco personale della minoranza, potremmo sostenere tranquillamente che l’opposizione, almeno quella compatta dietro gli arruffapopolo della spallata, sta portando avanti esattamente il disegno prospettato in quelle intercettazioni dai condannati del Conto Mazzini, tentando di sporcare i magistrati che portano avanti con coraggio, fin dal primo momento, il maxiprocesso. E che stia facendo la stessa cosa su Cassa di Risparmio, per esempio, alzando una cortina fumogena per coprire le responsabilità delle passate gestioni riconducibili ad alcuni ambienti politici, rifiutandosi di certificare un buco enorme creato da una gestione folle dell’investimento Delta in primis, poi dall’incapacità di agire per tempo con svalutazioni progressive del pacchetto NPL in Cassa.
Ma visto che non vogliamo essere strumentali, vogliamo scommettere sul fatto che almeno la maggior parte dei Consiglieri di opposizione che hanno finora supinamente accettato questa politica dettata dai capibastone, lo abbiano fatto senza piena consapevolezza di chi o cosa stava muovendo i fili dietro di loro.
Per quanto ci riguarda continuiamo a credere che la situazione del Paese e del suo sistema finanziario richieda oggi una consapevolezza e una presa di responsabilità da parte di tutta la classe politica e sociale. Il clima vissuto fino ad ora in questa legislatura è stato deleterio e ha impedito, forse, anche di accorgersi per tempo di persone che non hanno agito, all’interno delle Istituzioni, per il bene comune.
Se vogliamo evitare che questo si ripeta, maggioranza e opposizione dovrebbero essere capaci di dialogare con onestà intellettuale e responsabilità. La maggioranza, votando a favore di due ordini del giorno presentati dalle opposizioni sulle vicende legate all’Ordinanza del Caso Titoli, non solo ha dimostrato nei fatti la propria disponibilità ad un confronto aperto e costruttivo, ma anche di volere fare luce su certe vicende che hanno interessato il nostro Paese negli ultimi mesi.
Se vogliamo dare un futuro al Paese, questo è il momento anche per l’opposizione di finirsela con le strumentalizzazioni per iniziare finalmente a confrontarsi sui temi che ci impegneranno tutti da qui ai prossimi anni.

Comunicato stampa
Adesso.sm

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