Oggi una delegazione della Sezione ANPI di Rimini ha deposto un mazzo di fiori in ricordo dell'uccisione del gappista riminese Silvio Cenci che in data 10 maggio 1944 ha perso la vita nei pressi dell'Arco d'Augusto.
Il 10 maggio 1944 verso le ore 18, nei pressi dell’Arco d’Augusto, i gappisti riminesi Ivo Lotti e Silvio Cenci sono sorpresi da Furio Floridan e Antonio Domeniconi, repubblichini appartenenti al secondo battaglione M della “Venezia Giulia” di stanza a Cesena, mentre attendevano armati un altro partigiano di Santarcangelo di Romagna che avrebbe dovuto avviarli all’VIII Brigata Garibaldi. Durante la perquisizione, in un momento di distrazione, i due partigiani riescono ad estrarre le armi e a colpire a morte Furio Florian, ma la successiva fuga ha successo solo per il Lotti: Cenci rimane bloccato perché nella concitazione gli si incastra l’orlo dei pantaloni nella catena della bicicletta. Questo permette al soldato rimasto in vita di fulminare con il mitra il giovane partigiano.
Commemorando la figura di Silvio Cenci, si sono voluti ricordare tutti i partigiani che hanno dato la propria vita per un'Italia e un Mondo più equo e giusto.
ANPI Sezione Comunale di Rimini
Il 10 maggio 1944 verso le ore 18, nei pressi dell’Arco d’Augusto, i gappisti riminesi Ivo Lotti e Silvio Cenci sono sorpresi da Furio Floridan e Antonio Domeniconi, repubblichini appartenenti al secondo battaglione M della “Venezia Giulia” di stanza a Cesena, mentre attendevano armati un altro partigiano di Santarcangelo di Romagna che avrebbe dovuto avviarli all’VIII Brigata Garibaldi. Durante la perquisizione, in un momento di distrazione, i due partigiani riescono ad estrarre le armi e a colpire a morte Furio Florian, ma la successiva fuga ha successo solo per il Lotti: Cenci rimane bloccato perché nella concitazione gli si incastra l’orlo dei pantaloni nella catena della bicicletta. Questo permette al soldato rimasto in vita di fulminare con il mitra il giovane partigiano.
Commemorando la figura di Silvio Cenci, si sono voluti ricordare tutti i partigiani che hanno dato la propria vita per un'Italia e un Mondo più equo e giusto.
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