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ANPI Rimini: sdegno per il gesto antisemita contro l'Assessorato alla Cultura

7 nov 2019
ANPI Rimini: sdegno per il gesto antisemita contro l'Assessorato alla Cultura

L'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia Sezione di Rimini condanna fermamente il gesto antisemita che è avvenuto qualche giorno fa nell'ufficio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Rimini, dove una stella di David è stata attaccata alla porta dell'ufficio. Un simbolo creato ad hoc e volontariamente lasciato nel luogo dove vengono progettate le attività di “Educazione alla Memoria”. Gesti di questo tipo vanno sempre condannati, nella speranza che non si ripetano mai più. Come Sezione ANPI siamo orgogliosi di sostenere ogni anno un progetto di tale spessore culturale; essenziale per raccontare ai più giovani le atrocità del nazifascismo. L’Attività di Educazione alla memoria, creato dall'Amministrazione comunale nel 1964, coinvolge ogni anno oltre 220 studenti delle scuole superiori di Rimini. In questo anno scolastico, dal titolo “La lingua dell'odio e del mito del superuomo. Pratiche e linguaggi di violenza totalitaria nella Germania nazista e nell'Italia fascista”, si propone di approfondire le pratiche di costruzione e diffusione di una cultura segnata dall’odio, dal disprezzo, dal mito della superiorità e della razza durante il nazionalsocialismo e il fascismo italiano. Al termine della serie di lezioni, un gruppo di studenti e studentesse appartenenti a tutti gli Istituti scolastici coinvolti prenderà parte ad un viaggio studio presso un campo di concentramento; un'esperienza che fa ulteriormente comprendere ai ragazzi le atrocità che ha commesso il nazifascismo. In questo periodo sembra che la Memoria storica sia una cosa da dimenticare, che i tempi bui del fascismo non possano più tornare, ed invece, giorno dopo giorno, vediamo per le strade il crescere di episodi di razzismo, discriminazione, violenza ed intolleranza. La Storia e la Memoria sono necessarie per conoscere il passato e avere gli strumenti adeguati per comprendere il presente. Come scrisse Primo Levi: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre.”

c.s. ANPI Sezione di Rimini


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