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Apertura dell'Anno Giubilare, la Reggenza ha trasmesso al Pontefice il saluto dell’intero Popolo sammarinese

9 dic 2015
La Reggenza in Vaticano
La Reggenza in Vaticano
Un protocollo ed un’accoglienza ineccepibili hanno caratterizzato, ieri, la partecipazione della Reggenza alla cerimonia di apertura dell’Anno Giubilare, che fin dalle prime ore della mattina, è stata ampiamente seguita dalle principali emittenti nazionali ed internazionali.
Accompagnata dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Pasquale Valentini e dalla Delegazione accreditata presso la Santa Sede, la Reggenza ha vissuto la grande emozione dell’apertura della Porta Santa, al fianco di Capi di Stato e teste coronate, nonché dei vertici istituzionali del Vaticano e della Repubblica Italiana ed ha avuto altresì l’opportunità di un saluto al Santo Padre, nella splendida cornice della Cappella della Pietà; uno scambio di cordialità non formale, ma proprio del suo atteggiamento benevolo e paterno.
La Reggenza ha trasmesso al Pontefice il saluto dell’intero Popolo sammarinese, così come del Vescovo Mons. Andrea Turazzi, interpretando il sentimento dell’alto prelato; i Capi di Stato hanno inteso sottolineare, al riguardo, il grande “dono di Dio” nel poter annoverare nella Diocesi San Marino Montefeltro un rappresentante ecclesiale di profonda umanità e vicino alle istanze dei sammarinesi.
Una cerimonia, quella di ieri, che ha racchiuso solennità nella celebrazione e sobrietà nella conduzione dei suoi passaggi salienti; un requisito, quest’ultimo, che oramai è proprio del Pontificato di Papa Francesco, per il richiamo costante alle opere di misericordia e all’attenzione ai più deboli, che caratterizzano la sua instancabile azione pastorale.
Il gesto simbolico dell’apertura della Porta Santa racchiude, oltre alla straordinarietà dell’evento, che interrompe i rituali 25 anni, il significato particolare che il Pontefice ha inteso attribuire al prossimo Anno Santo: il valore della misericordia e dunque dell’accoglienza, proprio in una fase storica in cui le minacce sono tante ed altrettante le tensioni riconducibili a scontri tra popoli e culture.
In una Piazza San Pietro gremita di fedeli e pellegrini provenienti da tutti i Continenti, il tricolore francese che sventolava in segno di solidarietà alle vittime degli attentati del 13 novembre a Parigi.

Comunicato stampa

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