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Associazione Sammarinese ADHD: "I figli impossibili"

22 ott 2015
Associazione Sammarinese ADHD
Associazione Sammarinese ADHD
“Sono la madre di un figlio “impossibile”; preferisco usare questa vecchia e logora etichetta che il poco conosciuto acronimo ADHD (Disturbo da deficit di attenzione e iperattività), perché è una sorta di aurea che ci accompagna ovunque andiamo, nei bisbigli che ci ruotano attorno, bollando i nostri figli come privi di regole ed educazione ricevute.
Pochi sanno che noi genitori di figli così difficili, non siamo pronti ad una sfida così grande, ed ecco che spesso di fronte a tale impresa preferiamo raccontarci che con la crescita passerà tutto sicuramente, che nostro figlio è solo un po’ troppo ribelle e monello e le proviamo davvero tutte con i nostri semplici mezzi per metterlo in riga e farlo stare più tranquillo; ma è sempre peggio.
Ci dobbiamo abituare ai loro tempi convulsi, adattare alla loro goffaggine che non fa salvare nulla in casa, ai pasti-Fastfood durante i quali mangiano, bevono, parlano, si muovono continuamente, attirare ripetutamente la loro attenzione per essere quantomeno ascoltati.
Difficilmente esiste un “dopo”, ”tra poco” o “aspetta un momento”, il fare la fila diventa un impresa molto ardua ed estenuante per tutti i presenti, che vengono coinvolti, loro malgrado, a dover comunicare per forza tra sconosciuti in quella stanza. Nel loro mondo fatto di velocità, disattenzione ed impulsività, non esistono freni. A scuola, ogni giorno è un campo di battaglia con i diversi bollettini di guerra: ”non ha fatto..”, ”ha dimenticato..”,”ha disturbato..” “non sta attento …”. Andare a prenderlo a fine lezione diventa una via crucis, per non parlare poi dei colloqui con gli insegnanti, sempre più in difficoltà nel gestire situazioni fortemente problematiche che si creano nel gruppo classe, dove nostro figlio, diviene sempre più e all’occorrenza anche il capro espiatorio di ogni malefatta.
Ma gli anni passano e la differenza dagli altri bambini e coetanei aumenterà, con problematiche sempre più grandi di apprendimento e socializzazione. Come aumenterà la solitudine di noi genitori e la loro esclusione dalla società, che potrebbe sfociare, in età adulta, in comportamenti gravi e dannosi per sé e gli altri”
Questa è la testimonianza di un genitore con un figlio con ADHD, una Condizione “scomoda e pericolosa” se non adeguatamente riconosciuta e trattata. Non stiamo parlando del comportamento di un bambino/ragazzo che non ha ricevuto una corretta educazione, ma di un vero e proprio disturbo neuropsichiatrico, ancor oggi nel nostro paese, quasi sconosciuto. A livello mondiale, i ricercatori hanno scoperto che tale disturbo nasce da un difetto evolutivo nei circuiti cerebrali che stanno alla base dell’inibizione e dell’autocontrollo.
Ecco perché, nel Luglio del 2014, è nata l’Associazione Sammarinese ADHD, per fare riconoscere e conoscere in modo approfondito questa Condizione, al fine di apportare l’intervento terapeutico ed educativo più adeguato possibile, affinché questo importante disturbo non rappresenti più un ostacolo nel conseguimento degli obiettivi personali, nella relazione con gli altri e con l’intera società, attraverso un’adeguata informazione e corsi di formazione per Insegnanti, Terapisti e Genitori.

Comunicato stampa

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