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Attese trecento persone sul Titano per il convegno internazionale su scuola e disturbi specifici di apprendimento dell’Università di San Marino

Fra i relatori accademici, professionisti, educatori e imprenditori come Oscar Farinetti, fondatore di Eataly

2 apr 2019
Attese trecento persone sul Titano per il convegno internazionale su scuola e disturbi specifici di apprendimento dell’Università di San Marino

Sono circa 300 le persone attese sul Titano per il convegno internazionale “Nessuno è somaro - una scuola che promuove”, in calendario il 5 e 6 aprile al centro congressi Kursaal del Titano grazie all’organizzazione dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino insieme all'Associazione Italiana Dislessia e SOS Dislessia, società di servizi che promuove fra le altre cose l’attività riabilitativa ed educativa a favore dei bambini con dislessia evolutiva. Fra gli interventi previsti, curati da figure come accademici, professionisti e rappresentanti del mondo dell’educazione pronti a offrire una serie di approfondimenti e workshop sulla didattica inclusiva a supporto dei bambini con difficoltà di apprendimento, anche quello del fondatore della catena internazionale di generi alimentari italiani “Eataly”, Oscar Farinetti, che parlerà per la prima volta della dislessia del figlio Andrea e del rapporto con la scuola. Fra i temi affrontati, inoltre, l’abolizione della grammatica nella lingua italiana, le classi ‘distratte’ e le loro caratteristiche, la necessità di ripensare la didattica e l’insegnamento in funzione delle diverse esigenze cognitive degli studenti. Il convegno è coordinato da un comitato scientifico composto da Laura Gobbi, direttrice del dipartimento di Scienze Umane dell’Ateneo sammarinese, e Giacomo Stella, fra i più quotati accademici del settore e direttore dei Master sui disturbi specifici di apprendimento dell’Università di San Marino, fondatore e direttore del Centro per lo Studio e la Ricerca Applicata sulla Dislessia. Maggiori informazioni su convegnodislessia.unirsm.sm.

Comunicato stampa


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