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Attiva-Mente: "Un aiuto per i bambini del Vietnam, per loro la guerra non è ancora finita"

19 mar 2018
Attiva-Mente: "Un aiuto per i bambini del Vietnam, per loro la guerra non è ancora finita"
Secondo le statistiche, le persone con disabilità rappresentano quasi la metà dei poveri del mondo. Questo perché, la disabilità non solo è causa ed effetto di pregiudizi, discriminazioni e violenze ma, soprattutto nei paesi economicamente svantaggiati, anche di povertà. Il trattamento differente a cui sono sottoposte le persone con disabilità produce una barriera sociale nell’accesso a diritti, beni e servizi che si moltiplica nelle situazioni di indigenza economica, portando inevitabilmente all’esclusione sociale.

Il Vietnam con una popolazione di 86 milioni di abitanti circa, di cui oltre un quarto ha meno di 14 anni, detiene, secondo stime governative, un tasso percentuale di persone con disabilità fra i più alti nel mondo (8%), pari a circa 7 milioni di persone, ma sarebbero addirittura il doppio secondo l’OMS. Il calcolo è difficile, sia perché gran parte della popolazione vive in zone rurali difficilmente accessibili, sia perché non esiste nel paese una definizione univoca di disabilità.

Una situazione che è in parte conseguenza diretta della Guerra del Vietnam (1963-1975), le cui ripercussioni sono ancora evidenti anche tra i giovani che ne pagano ancora il prezzo: l’esposizione all’”Agente Arancio”, nome in codice del defoliante chimico usato dall’esercito statunitense durante la guerra, ha causato tra le altre cose mutazioni nel DNA delle persone esposte, mutazioni che causano ancora oggi la nascita di molti bambini con diverse malformazioni e quindi con varie forme di disabilità. Per loro la guerra non è ancora finita.

Il Vietnam ha un numero record di minori con disabilità, ed è anche tra le nazioni che più li discrimina a causa dell’arretratezza delle strutture di assistenza, delle scarse risorse pubbliche disponibili, e anche per ragioni culturali, basti pensare, ad esempio, che sino a qualche anno fa la presenza di bambini con disabilità in pubblico durante feste come il “Tet”, il capodanno lunare, era considerata di cattivo auspicio.

In migliaia sono abbandonati e per fare fronte al problema su scala nazionale il Vietnam ha adottato dal 1998 la strategia della cosiddetta Riabilitazione su Base Comunitaria guardando cioè alla comunità nel suo insieme (genitori, parenti e amici), quale risorsa base per garantire una riabilitazione globale per rispondere alle necessità di base delle persone con disabilità. Solo nel 2015 il Vietnam ha ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite per le persone con disabilità e, recentemente, ha varato un’iniziativa governativa di sostegno economico alle famiglie, finora lasciate a se stesse nel coprire le spese dell’assistenza dei figli.

Evidentemente questo non basta a garantire dignità e misure di garanzia per la tutela dei loro più elementari Diritti, permangono gravi difficoltà, soprattutto nelle comunità rurali, per la mancanza di personale qualificato, servizi e strutture adeguate.



Attiva-Mente è in contatto con alcune associazioni locali e realtà di volontariato straniere per individuare uno o più Progetti da sostenere e, dal 29 Aprile al 5 Maggio, una rappresentanza dell’Associazione si recherà ad Hanoi per una visita-studio e di solidarietà.

Per tale Iniziativa lanciamo una raccolta fondi, chi volesse dare un contributo può farlo versando un contributo sul c.c. di Banca di San Marino, intestato ad Attiva-Mente

CODICE IBAN: SM88E0854009800000060146608

Specificando CAUSALE: Un aiuto per i bambini con disabilità del Vietnam

Comunicato stampa
Attiva-Mente

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