E’ in calendario mercoledì 29 agosto alla sala Montelupo di Domagnano l’attivo generale dei delegati sindacali della CSU. Due i punti all’ordine del giorno: ripresa del confronto con il Congresso di Stato e presentazione delle proposte governative sulla riforma previdenziale.
In questa ultima settimana di agosto sono infatti tre gli incontri in agenda tra il Governo e le organizzazioni sindacali. Ma a concentrare l’attenzione dell’assemblea di mercoledì dei rappresentati sindacali di CSdL e CDLS sarà il progetto di riforma delle pensioni, progetto consegnato alle forze sociali lo scorso 3 agosto.
Sono diversi i punti critici della riforma già emersi da una prima analisi del documento dell’Esecutivo e i segretari della CSU hanno per questo già sottolineato con forza che per approdare ad un nuovo sistema pensionistico il più possibile condiviso è necessario garantire un percorso negoziale approfondito.
“Sarebbe del tutto inaccettabile trovarsi con un progetto di legge già confezionato e portato in prima lettura nelle prossime sessioni consiliari”, affermano i segretari della CSU Giuliano Tamagnini e Gianluca Montanari, che anzi mettono in chiaro come allo stato attuale delle cose “non vi siano i presupposti per arrivare entro la fine del 2018 ad una riforma pensionistica partecipata e condivisa, almeno così come prevede la tempistica del Piano di stabilità nazionale e del programma economico 2019”.
In questa ultima settimana di agosto sono infatti tre gli incontri in agenda tra il Governo e le organizzazioni sindacali. Ma a concentrare l’attenzione dell’assemblea di mercoledì dei rappresentati sindacali di CSdL e CDLS sarà il progetto di riforma delle pensioni, progetto consegnato alle forze sociali lo scorso 3 agosto.
Sono diversi i punti critici della riforma già emersi da una prima analisi del documento dell’Esecutivo e i segretari della CSU hanno per questo già sottolineato con forza che per approdare ad un nuovo sistema pensionistico il più possibile condiviso è necessario garantire un percorso negoziale approfondito.
“Sarebbe del tutto inaccettabile trovarsi con un progetto di legge già confezionato e portato in prima lettura nelle prossime sessioni consiliari”, affermano i segretari della CSU Giuliano Tamagnini e Gianluca Montanari, che anzi mettono in chiaro come allo stato attuale delle cose “non vi siano i presupposti per arrivare entro la fine del 2018 ad una riforma pensionistica partecipata e condivisa, almeno così come prevede la tempistica del Piano di stabilità nazionale e del programma economico 2019”.
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