Augusto Casali: “Diamoci una mossa”

Augusto Casali: “Diamoci una mossa”.
Da un po’ di tempo a questa parte la classe politica sammarinese pare essere distratta. Infatti già nella passata legislatura si è dimenticata di occuparsi della modifica della legge elettorale, concepita a suo tempo per la realtà dell’epoca, che era una realtà bipolare.
Ma nonostante tutti avessero capito che le cose erano cambiate, nessuna forza politiche ha chiesto o proposto la modifica della Legge vigente. Così alle ultime elezioni si sono presentate tre coalizioni e due liste autonome.
Il risultato lo conosciamo tutti: La coalizione che ha vinto le elezioni triplicando i suoi seggi è stata tagliata fuori dal ballottaggio; le due coalizioni che hanno complessivamente perso una marea di consensi rispetto alla precedente consultazione elettorale sono andate al ballottaggio. Gli elettori poi, posti di fronte ad una scelta fra i due contendenti - o mangi questa minestra o salti dalla finestra – hanno scelto.
Così la coalizione vincente è maggioranza grazie ad un premio di governabilità equivalente ad un quarto dell’intero Consiglio Grande e Generare e alcune posizioni apicali sono occupate da rappresentanti di forze politiche che senza il premio di maggioranza sarebbero rimaste fuori dal Consiglio Grande e Generale.
Una situazione paradossale e poco sostenibile. In Italia la Corte Costituzionale ha bocciato la legge elettorale vigente perché ha ritenuto “distorsivo” il premio di maggioranza previsto, “foriero di sovra-rappresentanza”, non oso pensare che cosa direbbe della Legge Elettorale Sammarinese.
Con questo non metto minimamente in dubbio la legittimità della tornata elettorale, perché le regole erano chiare per tutti e tutti le hanno accettate, ma credo salti agli occhi l’esigenza di modificare profondamente una legge elettorale non più rispondente alla realtà sammarinese.
Ma nessuna forza politica, né di maggioranza né di opposizione, sembra essere disposta ad impegnarsi su questo versante. E’ incredibile ma è così, almeno per ora. Sembra dormano un sonno compatto e le poche energie di cui dispongono vengano dedicate al sistema bancario, che è argomento importantissimo, ma bisognerebbe anche rendersi conto che le regole del gioco stanno alla base di tutto e che i dibattiti nel Consiglio Grande e Generale per risultare veri non dovrebbero essere segnati da rapporti di forza deformati da regole che oggi poco hanno a che vedere con la reale rappresentanza della volontà popolare.
E allora, diamoci una mossa! E’ questo il momento giusto per affrontare il tema della riforma elettorale, al di sopra di ogni sospetto e di ogni strumentalizzazione. Non si faccia passare troppo tempo perché poi diventerà tutto più difficile e più complicato.
La buona politica riesce spesso a leggere, a prevenire e a governare gli accadimenti e difficilmente si fa trascinare dagli eventi. Quando ciò accade possono succedere solo due cose: Si interviene con l’ansia addosso, con poca lucidità e si combinano pasticci, oppure si lasciano le cose come stanno, ben sapendo di provocare comunque danno. Ecco, sarebbe bene che queste due ipotesi fossero scongiurate nell’interesse generale dei sammarinesi.

Comunicato stampa
Augusto Casali

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