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Bcs, Upr: " la magistratura faccia piena luce sull’accaduto"

13 ago 2015
Bcs, Upr: " la magistratura faccia piena luce sull’accaduto"
Bcs, Upr: " la magistratura faccia piena luce sull’accaduto"
La notizia del ricevimento di comunicazioni giudiziarie in capo a Mario Giannini, Antonio Gumina, Sergio Gemma e Otello Carli è un nuovo elemento nella intricata vicenda bonifico BCS.
Strani accadimenti, contraddistinti da luci e ombre, presunti interessamenti della politica sammarinese e italiana che oggi assumono, in ragione degli sviluppi di natura giudiziaria, nuove e preoccupanti connotazioni.
Ricordiamo i protagonisti principali della vicenda: Sergio Gemma il commissario “meteora” e uomo di importanti relazioni sammarinesi e italiane, Mario Giannini l’ex Direttore Generale di BCSM destinatario di 2 avvisi di garanzia pagato però regolarmente fino a fine mandato e Antonio Gumina, moralizzatore del sistema finanziario sammarinese è anch’esso indagato.
Magra figura per chi per anni ha lanciato strali contro il sistema finanziario sammarinesi e si è rapportato a esso in modo molto arrogante e supponente, brutto epilogo per un gruppo dirigenti di Banca Centrale sempre strenuamente difeso dal governo.
L’auspicio è che la magistratura riesca a fare piena luce sull’accaduto, rilevando le eventuali responsabilità.
Resta però il punto politico, molto controverso, sul quale UPR ha nella passata legislatura e anche nella corrente ha rilevato imbarazzi o scatti d’ira appena si sfiorava la “vicenda bonifico BCS”.
Il governo non era informato rispetto a quanto stava accadendo? Perché nella famosa audizione della Commissione Finanze del 2012 andò in scena una versione dei fatti, smentita poi dalle dichiarazioni rese alla magistratura? Che ruolo ebbe il governo come raccontato nelle recenti sessioni consiliari? In autunno la maggioranza confermerà l’idea di promuovere una Commissione consiliare d’inchiesta su questo tema? Ci sono oscure trame che coinvolgono politi o apparati esteri in quanto accaduto?
Ci permettiamo di fare queste semplici domande perché quanto accaduto non è stato ne un fatto banale, ne un evento infausto provocato dalla sorte.
Lo strano silenzio che aleggia sulla vicenda ci preoccupa.
Ci sono danni economici di immagine e di credibilità che la vicenda bonifico ha provocato al sistema finanziario e ci piacerebbe capire chi pagherà il conto.
Ma questa è un’altra storia su cui ci riserviamo di ritornare prossimamente.

Unione per la Repubblica

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