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C10: "Evasione fiscale: dalle Finanze lacrime di coccodrillo"

30 nov 2015
C10: "Evasione fiscale: dalle Finanze lacrime di coccodrillo"
C10: "Evasione fiscale: dalle Finanze lacrime di coccodrillo"
Non possiamo negare che leggendo le dichiarazioni pronunciate dal Segretario Capicchioni nei giorni scorsi relativamente all'evasione fiscale, ci sia spontaneamente venuto da ridere. Amaro, si intende.
Già due anni fa, infatti, Civico10 aveva ampiamente previsto gli effetti, anzi i non effetti, della riforma fiscale in merito all'accertamento dei redditi e aveva anche fatto tante proposte per dare soluzione a queste problematiche. Proposte ovviamente rimaste inascoltate. Anzi di più, in quel momento siamo stati tacciati di voler creare uno Stato di Polizia, come se combattere l'evasione non dovesse essere una priorità di ogni legge fiscale.
Se le dichiarazioni degli imprenditori sono più basse di quelle dei dipendenti o se le strisciate SMaC non tornano rispetto al tenore di vita dei soggetti in questione, la colpa è senza dubbio del fatto che una serie di strumenti di lotta all'evasione sono stati introdotti con il freno a mano, creando più problemi che benefici.
Crediamo quindi sia importante ripetere le tre principali proposte che abbiamo portato avanti inascoltati in sede di riforma fiscale:
1) permettere ai consumatori di scaricare una percentuale di ogni spesa fatta in territorio e documentata con la Smac, senza gli attuali limiti che spingono i contribuenti a non strisciare più la Smac una volta raggiunto il massimo deducibile. Questo, oltre all’emersione delle transazioni, otterrebbe anche l'effetto positivo di stimolare i consumi interni, specialmente dei lavoratori frontalieri, di fatto aumentando il giro di clientela per i negozianti.
2) semplificare i controlli sui conti bancari, che ad oggi sono praticamente impossibili (ricordiamo che serve l'autorizzazione del giudice per poter verificare un conto corrente). L'incrocio fra le dichiarazioni e i dati bancari è un modo molto efficace per limitare l'evasione.
3) Dare ampia autonomia all'Ufficio Tributario nell'operatività durante le ispezioni presso le sedi delle attività economica, eliminando le assurde prescrizioni oggi esistenti (come il divieto di ispezionare auto o casseforti), fermo restando il divieto di perquisizioni personali. Similmente a quanto fanno altre autorità di vigilanza e controllo nelle loro ispezioni.
Ci sarebbero poi altre iniziative da mettere in campo per migliorare l'operatività della SMaC per gli operatori, ma crediamo che già con questi tre passaggi molti dei problemi di cui si lamenta il Segretario alle Finanze andrebbero risolti.
Dopo gli aumenti dell'ultima riforma fiscale, le tasse possono e devono essere nuovamente abbassate, in particolare l'aliquota sulle imprese e sui lavoratori autonomi, ma è evidente che questo non potrà succedere finché i redditi reali anche di queste categorie non emergeranno.
Rimane il problema della grande evasione, come quella della monofase, che purtroppo continua nonostante tutti i proclami. Anche su questo tema abbiamo fin da subito fatto una proposta precisa, quella di avviare azioni di responsabilità civile contro gli amministratori delle società chiuse lasciando debiti monofase di importo significativo, a cui è stato risposto con il solito mantra del “si fa già, quando possibile”.
Siamo convinti che serva più impegno per risolvere il problema dell’evasione, ma anche che questo Governo abbia ampiamente dimostrato di non essere capace di mettere in campo le iniziative necessarie e neppure di cogliere degli spunti positivi provenienti dall’opposizione
Anche per questo speriamo che vada a casa quanto prima.

Movimento Civico10

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