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C10: "Sviluppo del Paese ed opportunità perse"

24 giu 2015
C10: "Sviluppo del Paese ed opportunità perse"
C10: "Sviluppo del Paese ed opportunità perse"
Ve lo immaginate, il Presidente italiano di Confindustria, che a fine mandato se ne esce apertamente con queste parole: “Nel progetto di sviluppo del sistema Paese che abbiamo presentato alla politica, due dei pilastri che abbiamo individuato sono proprio la capacità di richiamare sul Monte nuovi imprenditori e investitori, ma anche di partecipare ai bandi internazionali. Politica che però non si è dimostrata ricettiva. Gli imprenditori lavorano e chiedono una San Marino aperta, trasparente, con regole chiare, capace di avere appeal. Expo, in questo senso, era ed è la vetrina migliore. La mia impressione è che forse si poteva osare un po'
di più. Expo è un'opportunità mancata, forse sprecata, che poteva essere sfruttata meglio. Il Titano viene da un periodo di criticità economica. Credo però che un Paese che si vuole affacciare sul mondo e che vuole farsi conoscere doveva trovare un budget più ampio. Forse si poteva anche pensare ad avere un nostro padiglione, con un'identità più marcata. L’ANIS aveva presentato a suo tempo un progetto per uno spazio ben definito. Si era pensato di costruire un padiglione, legandolo al design e all'immagine del Paese, ma poi non se ne fece più nulla. Per
quel che concerne i bandi internazionali siamo purtroppo abbastanza fermi. La politica non ha le idee chiare. E con l’incertezza le sfide dei mercati non si possono vincere. Occorre polso e lungimiranza, coraggio.”
Cosa capiterebbe il giorno dopo? Riunione d’emergenza del Consiglio dei Ministri, vertice di maggioranza convocato d’urgenza, prima d’incontrare gli industriali, per capirne i mal di pancia e rilanciare la politica economica del Paese.
Peccato che queste parole non siano state pronunciate dal dott. Squinzi, ma dal dott. Colombini, presidente uscente di ANIS e a capo indubbiamente di una delle più grosse aziende del nostro Paese.
A queste critiche il nostro Governo ha preferito non rispondere. Per la verità, quella del dott. Colombini, non è l’unica voce imprenditoriale inascoltata; pochi giorni fa la proprietà del gruppo Passepartout aveva sottolineato con forza gli ostacoli del nostro obsoleto sistema che stanno facendo propendere investimenti oltreconfine. Il Segretario di Stato al Territorio, aveva liquidato frettolosamente queste richieste, per le quali Civico10 si era fatto portavoce, come il solito tentativo dell’opposizione di delegittimare l’operato del Governo, sbandierandolo poi in una piovosa giornata milanese all’Expo, in occasione del San Marino Day.
A proposito di Expo, se il costoso biglietto da visita del nostro Paese è la stanzetta con 3 Torte Tre Monti e 2 bottiglie di Brugneto in vetrina presenti nel Cluster, la prossima volta installiamo un totem informativo; le povere casse dello Stato ringrazieranno ed i turisti presenti potranno finalmente capire cosa rappresentano quei nove Stemmi dei Castelli che volteggiavano invano sulle bandiere lungo il Decumano.
Infine, mentre sono giustamente reclamate politiche di sviluppo, da ben due anni la maggioranza è ancorata alla ricerca di Mr. Wang, il Capocordata cinese della banca che ci dovrebbe salvare dal baratro, con l’avallo del Capogruppo della Democrazia Cristiana.
Dott. Mazza, sappiamo che Wang è un nome comune in Cina; non si scaldi se gli organismi preposti decidono di controllare per trasparenza, quella trasparenza richiesta dagli industriali stessi.
Dott. Mazza, Wang in mandarino non è solo un nome ma anche un verbo e può avere più significati a seconda dell’accento e della pronuncia. Significa guardare in lontananza, falsare, fuggire, perdere, conquistare e morire.
Speriamo non abbiate scelto quest’ultimo significato per il nostro Paese.

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