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Carissimo Segretario di Stato alla Sanità e Carissimi Colleghi dell’Ospedale di Stato della Repubblica di San Marino

Lettera aperta di una infermiera dell'Ospedale di Stato

22 mag 2021
Carissimo Segretario di Stato alla Sanità e Carissimi Colleghi dell’Ospedale di Stato della Repubblica di San Marino

Vi scrivo perché è da ieri, da quando c’è stato il flash mob silenzioso organizzato da voi che ho un pensiero che non mi lascia in pace: IO NON MI SENTO ASSOLUTAMENTE RAPPRESENTATA DA VOI . VOI NON POTEVATE ESSERE LI A MIO NOME. Chiunque scende in piazza per rappresentare me e la mia categoria deve prima interpellarla per chiedere se condivide ciò che si andrà a dire. Io (e cosi credo tutti gli assenti…la maggior parte) non sono stata interpellata. E mi potrei sbagliare, ma mi verrebbe da dire avendo sentito altri colleghi, non siamo stati interpellati. Nessuno mi ha detto che ci sarebbe stata una manifestazione, ho saputo da voci di corridoio che avevate organizzato un flash mob non mi è stato chiesto se ero d’accordo e nemmeno se potevate dire che rappresentavate la mia categoria. La maggior parte di noi hanno continuato a lavorare ignari(lo dico con certezza)di ciò che stava succedendo; probabilmente non avrebbe comunque partecipato, io no di certo. Io ho scelto di vaccinarmi e con me molti colleghi nonostante i molti dubbi ancora non risolti. Mi sono vaccinata ed ho vaccinato i cittadini fidandomi del mio governo che sceglieva per noi un vaccino non approvato da EMA e nemmeno da AIFA. Lavoro accanto a colleghi che non si sono vaccinati ma molti di loro credetemi hanno avuto il covid ed hanno fatto tanti altri vaccini(quindi no no vax). Lavoro con loro e vedo che si comportano correttamente svolgendo le loro mansioni in sicurezza. Alcune volte sono stati additati come parassiti anche sui social, pur non essendolo perché tutti i giorni compiono il loro dovere. In alcuni reparti subiscono pressioni notevoli. Questi colleghi sono prima di tutto persone, cittadini,che ci hanno aiutato a combattere questa maledetta pandemia. Possono in questo momento avere dubbi , incertezze, che oltretutto posso condividere almeno in parte. Avranno diritto come tutti i cittadini ad essere ascoltati?Forse è dire troppo compresi? Tutelati sicuramente è un loro diritto! Chi la pensa diversamente(lei Segretario mi insegna) deve essere tutelato. Non si può parlare di democrazia se non vengono tutelate tutte le voci, tutti i pensieri. Questi colleghi che ieri hanno (giustamente secondo il diritto di tutti)manifestato RAPPRESENTANO LORO STESSI. Non pretendano di essere la voce di tutti e nemmeno della maggioranza che li non era rappresentata. Il mio rammarico più grosso è legato al fatto che ieri alla manifestazione, era presente Lei Segretario alcuni Direttori ed il responsabile delle Professioni Sanitarie. Pur rispettando le vostre idee, vi avrei preferito al di sopra delle parti, mi ripeto a tutela di tutti. Avreste dovuto provare almeno a dialogare con questi colleghi, per capire, per non giudicare ma comprendere, colloquiare per dare risposte alla mente ed al cuore delle persone perche noi siamo professionisti che pensano. Io mi aspetto da lei Segretario e da voi colleghi la volontà al dialogo sempre, capisco la stanchezza di tutti ma fare muro contro chi la pensa diversamente non ha mai funzionato in democrazia. In particolare da lei Segretario mi aspetto il giusto spazio per avere le risposte sui dubbi che molti cittadini hanno sul nostro vaccino. GRAZIE

Giusi Ricchiuti


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