Cdls: altolà al ritorno dell'anonimato societario

Cdls: altolà al ritorno dell'anonimato societario.

Con l’alibi della “privacy” non si può tornare ai tempi bui dell’anonimato societario: l’iter della legge sulle semplificazioni societarie va fermato. Questo l’accorato appello lanciato dal Consiglio Confederale della CDLS riunito stamattina nella sala polivalente di Murata. Già lo scorso mese di gennaio la CDLS, unitamente alla CSdL, con una comunicazione indirizzata alla Segreteria Industria, aveva sollevato rilevanti critiche al testo di legge presentato in prima lettura, evidenziando la fortissima attenuazione di elementi di controllo e trasparenza, sottolineando in particolare l’articolo che rischia di portare alla “deresponsabilizzazione” dei sindaci vanificando così il ruolo e la responsabilità degli stessi ai fini della vigilanza e del controllo dell’operato degli amministratori, soprattutto in caso di possibili illeciti degli stessi. A tale comunicazione non è stato mai seguito il necessario confronto. Critiche che in questi giorni si sono ulteriormente innalzate riguardo ad un tema come quello della trasparenza degli assetti societari. Aspetto sostanziale che riporta indietro il nostro Paese ai tempi bui delle società anonime e della opacità societaria. Per la CDLS non è ammissibile che con l’alibi della “privacy” si reintroducano modalità che ritenevamo ormai definitivamente archiviate e che hanno provocato nel passato anche recente enormi danni all’economia ed alla reputazione del nostro Paese. Ci aspettiamo che il Consiglio Grande e Generale dimostri sensibilità e senso di responsabilità, fermando l’iter di approvazione della Legge per riportare il testo alla fase di confronto con tutte le forze sociali ed economiche, con il presupposto che la “semplificazione” è inutile senza un chiaro e condiviso progetto di sviluppo. DEGRADO SANITA’, LA PAZIENZA E’ FINITA Altro tema al centro del vertice della CDLS è stato quello relativo alla sanità. Sono sotto gli occhi di tutti i cittadini i crescenti ed inaccettabili disagi legati ai tempi di attesa lunghissimi. Disagi ulteriormente aggravati dai disservizi conseguenti al nuovo sistema di prenotazione, la Centrale Operativa Territoriale. A questo scenario, già di per sé critico, si aggiunge il diffuso malcontento degli operatori sanitari costretti a lavorare in un contesto sempre più disorganizzato che provoca pesanti ricadute nei confronti dell’utenza. Paradossalmente invece di operare con decisione per il miglioramento della quotidianità dei servizi offerti, la politica e la nuova dirigenza dell’ISS paiono pensare unicamente al “nuovo Ospedale” ed all’acquisto di macchinari dal costo milionario, il chirurgo “robot”, riguardo al quale non si ha conoscenza né di chi lo manovrerà e tantomeno del ritorno in termini di costi e benefici per la sanità sammarinese. Per non parlare di altre costosissime strumentazioni sanitarie, legate alla medicina nucleare, del cui possibile acquisto si parla con insistenza. Per il Confederale della CDLS è arrivato il momento di dire basta a questo inarrestabile degrado della sanità pubblica, finora vero fiore all’occhiello dello stato sociale sammarinese. Chiediamo al Governo e alla governance dell’ISS di attivare con la massima urgenza un confronto per definire un piano strategico finalizzato al rilancio della sanità pubblica, evitando che si ripetano interventi scoordinati e poco comprensibili, che sperperano preziose risorse economiche, con il rischio di non portare alcun vantaggio per la cittadinanza. Il tempo e la pazienza sono ormai esauriti, la CDLS porrà in essere tutte le iniziative finalizzate a riportare la sanità pubblica a livelli di eccellenza, con l’unico obiettivo di restituire al cittadino un servizio sanitario degno di questo nome.

cs CDLS

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