CDLS: basta polemiche, è ora di impegnarsi per il bene del Paese

CDLS: basta polemiche, è ora di impegnarsi per il bene del Paese.

“Basta con polemiche e litigi, che danno solo l’immagine di un Paese lacerato e tormentato. Così San Marino corre il rischio di perdere il treno della ricostruzione post pandemica”. E’ la forte preoccupazione che la CDLS ha messo al centro del confronto aperto in queste settimane con le forze politiche di maggioranza e di opposizione. Già fissato per mercoledì 3 febbraio l’appuntamento con il Governo. Ancora una volta il Segretario Generale della CDLS, Gianluca Montanari, ha inviato le forze politiche a lasciarsi alle spalle divisioni e conflittualità per trovare un terreno di impegno comune: ”La nostra Confederazione rappresenta le preoccupazioni di larghissima parte dei lavoratori, pensionati e famiglie che, in un momento di emergenza e crisi economica come quello attuale, non comprendono perché non si riesca a fare squadra e trovare un comune modo di agire e intervenire per il bene del Paese. La CDLS , come sempre, è pronta al dialogo ed al confronto, che non è incondizionato, ma deve avere alla base il rispetto delle parti e la massima trasparenza”. Negli incontri con maggioranza ed opposizione, il Segretario Montanari ha anche ribadito i punti fermi necessari ad attivare il negoziato sulle grandi riforme :“E’ necessario chiarire prioritariamente che la Confederazione Democratica non accetterà riforme già scritte e definite. Se si vuole aprire il cantiere dei provvedimenti strutturali e di grande respiro socio-economico, è indispensabile partire dalle fondamenta, con un confronto approfondito e rispettoso delle parti; l’articolato di Legge diventa dunque una conseguenza del confronto e non deve essere un limite allo stesso.” Per il Segretario CDLS sono molti gli aspetti che devono essere chiariti ed approfonditi con il Governo: la messa in sicurezza del Paese rispetto alla pandemia, legata al piano vaccinale che non sta iniziando, e rispetto al fronte occupazionale, con il rischio di una massiccia perdita di posti di lavoro soprattutto nel comparto turistico/ricettivo e dei servizi: “E’ opportuna una operazione di massima trasparenza riguardo soprattutto all’impiego dei fondi derivanti dal cosiddetto ‘prestito ponte’, consapevoli che la sostenibilità del debito passa inevitabilmente attraverso il rilancio dell’economia e dell’occupazione.” “La crescita della fiducia nel nostro sistema economico e bancario - puntualizza inoltre Montanari - impone un condiviso piano di riorganizzazione e rilancio del sistema bancario, salvaguardando l’occupazione e ricreando il necessario clima di fiducia nei cittadini, nelle imprese e nei risparmiatori: non è certo attraverso improponibili e dannose ipotesi di prelievi forzosi o di incomprensibili imposizioni per il rientro dei capitali legittimamente detenuti fuori territorio che si rende attrattivo il nostro Paese. Bisogna promuovere ed agevolare il rientro dei capitali fuori San Marino, anche mediante la possibilità di regolarizzare quelli non dichiarati con l’applicazione di una sorta di ‘scudo fiscale’”. Le banche sammarinesi vanno ricapitalizzate ed aperte verso nuovi mercati: devono ritornare a produrre reddito ed essere il motore di sviluppo del Paese. Tema chiave che condizionerà il futuro del Paese è infine quello relativo al tema della giustizia. “Le recenti notizie - conclude il segretario CDLS - riguardo all’archiviazione delle posizioni e delle ipotesi di reato di noti personaggi interni ed esterni che hanno contrassegnato gli ultimi anni con tracolli bancari multimilionari e con operazioni oltremodo discutibili, getta un ombra cupa e preoccupante su San Marino, crea sconcerto nella cittadinanza e restituisce l’immagine di un Paese che – di fatto – rinuncia a fare chiarezza su quanto accaduto e ad approfondire nel corso di un normale processo le imputazioni a carico degli interessati. Archiviazione senza processo per la CDLS equivale ad impunità. Per questo attendiamo una risposta da parte del Governo rispetto alla nostra richiesta di presentare ricorso contro le archiviazioni, auspichiamo che la risposta arrivi prima della scadenza dei termini: sarebbe inaccettabile il contrario.”

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