Minacce. Minacce, neppure tanto velate, veicolate a mezzo stampa guarda caso proprio ad un mese appena dalla scadenza della Voluntary Disclosure.
Il comunicato apparso ieri sotto forma di video, con una tempistica invidiabile, sulle pagine dell’ANSA, appare la triste continuazione di un metodo indirizzato a mettere in difficoltà la nostra Repubblica con un attenzione quasi analitica. Fango strumentale che diventa un messaggio, in questo caso anche piuttosto chiaro.
O con la Voluntary Disclosure tornano in Italia almeno 850 milioni di €, oppure tutto il percorso verso la trasparenza che avete compiuto fino ad ora sarà stato inutile.
Alla faccia della pacificazione, dei rapporti distesi, della pagina ormai girata su un passato non proprio edificante, ma anche su un attacco violento e incontrastabile da parte del nostro vicino che ha messo in ginocchio la Repubblica di San Marino, il suo sistema finanziario, ma soprattutto la sua economia sana e i suoi cittadini e lavoratori.
Un attacco mediatico di questo tipo, oggi, ci ha colto tutti di sorpresa. Ad un mese dal termine della Voluntary Disclosure, come detto, tutto il Paese è in attesa di notizie da parte della Segreteria alle Finanze, sia sulle cifre che si preventiva lasceranno i forzieri asfittici delle nostre banche, sia sulle conseguenze di questa fuoriuscita sulla tenuta del nostro sistema finanziario, sia sull’avanzamento delle trattative per l’apertura di una linea di credito per le emergenze di liquidità, che ancora non è dato neppure sapere con chi si stanno portando avanti.
Riteniamo ancora più urgente, a questo punto, che il Governo si decida a ragguagliare perlomeno l’intero arco parlamentare sull’evoluzione della situazione in merito ad un tema come questo, che può avere conseguenze pesantissime su una realtà già in profonda crisi come la nostra.
Visto che si parla tanto di “operazione verità”…
Il comunicato apparso ieri sotto forma di video, con una tempistica invidiabile, sulle pagine dell’ANSA, appare la triste continuazione di un metodo indirizzato a mettere in difficoltà la nostra Repubblica con un attenzione quasi analitica. Fango strumentale che diventa un messaggio, in questo caso anche piuttosto chiaro.
O con la Voluntary Disclosure tornano in Italia almeno 850 milioni di €, oppure tutto il percorso verso la trasparenza che avete compiuto fino ad ora sarà stato inutile.
Alla faccia della pacificazione, dei rapporti distesi, della pagina ormai girata su un passato non proprio edificante, ma anche su un attacco violento e incontrastabile da parte del nostro vicino che ha messo in ginocchio la Repubblica di San Marino, il suo sistema finanziario, ma soprattutto la sua economia sana e i suoi cittadini e lavoratori.
Un attacco mediatico di questo tipo, oggi, ci ha colto tutti di sorpresa. Ad un mese dal termine della Voluntary Disclosure, come detto, tutto il Paese è in attesa di notizie da parte della Segreteria alle Finanze, sia sulle cifre che si preventiva lasceranno i forzieri asfittici delle nostre banche, sia sulle conseguenze di questa fuoriuscita sulla tenuta del nostro sistema finanziario, sia sull’avanzamento delle trattative per l’apertura di una linea di credito per le emergenze di liquidità, che ancora non è dato neppure sapere con chi si stanno portando avanti.
Riteniamo ancora più urgente, a questo punto, che il Governo si decida a ragguagliare perlomeno l’intero arco parlamentare sull’evoluzione della situazione in merito ad un tema come questo, che può avere conseguenze pesantissime su una realtà già in profonda crisi come la nostra.
Visto che si parla tanto di “operazione verità”…
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