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Civico 10: tutti i problemi dell’ISS

16 feb 2016
Civico 10: tutti i problemi dell’ISS
Sono diverse settimane che assistiamo sugli organi di informazione ad una sistematica denuncia di disservizi, reali o presunti, che riguardano il nostro Istituto per la Sicurezza Sociale. Un crescendo di attriti e di criticità balzate agli onori della cronaca attraverso la denuncia o di semplici cittadini o di rappresentanti sanitari entrati in rotta di collisione con il management dell’Istituto.

Fin da inizio legislatura abbiamo assistito a diversi esempi di malgoverno messi in campo dalla Segreteria Mussoni e dal Governo. Fughe in avanti verso improbabili innovazioni, subito o quasi rimangiate a seguito delle proteste della cittadinanza o dei seri problemi che avevano provocato, talvolta addirittura abortite sul nascere grazie alle prese di posizione, nelle sedi opportune, da parte dei rappresentati politici di minoranza e di maggioranza.

Senza entrare nel merito delle singole questioni, dato che lo abbiamo già fatto in precedenza chiedendo addirittura le dimissioni del Segretario Mussoni con apposita mozione di sfiducia, sottolineiamo il dato oggettivo che traspare da questa attenzione mediatica senza precedenti sull’ISS.

Dalle risultanze dei numerosi confronti a cui abbiamo partecipato sono emerse alcune criticità più importanti di altre, ulteriormente confermate durante l’ultima serata pubblica sull’ISS organizzata da #repubblicafutura, la più forte delle quali è rappresentata dalla incertezza contrattuale in capo al personale sanitario.

Non solo medici, ma infermieri, tecnici e OTA che operano nel nostro Istituto con precarietà. Situazione resa ancora più “precaria” dall’aggravarsi della crisi economica del nostro paese e dalla reiterata insipienza di un Governo che rimanda sine die le decisioni strutturali sul personale del settore Pubblico previsto dalle norme in vigore, in attesa forse di giocarsi l’ennesima stabilizzazione come carta pre-elettorale, in barba alla riforma PA del 2011.

In un quadro di precarietà che ogni anno dimostra ancor di più la propria inadeguatezza, ogni intervento di modifica organizzativa della gestione dei servizi diventa un terno al lotto, un azzardo da irresponsabili. Se a questo sommiamo l’apparente incapacità del management di gestire i rapporti attraverso una politica verticistica e discrezionale, le cause di questa attenzione critica vengono immediatamente svelate.

Il nostro Istituto è stato profondamente riorganizzato nel 2004 in termini di assetto gestionale ed organizzativo. Sono state introdotte, primo caso in assoluto nel panorama delle aziende pubbliche, nuove forme di governo e di amministrazione delle procedure e dei servizi.

Un percorso che ancora non si è concluso a distanza di più di 10 anni e che ha la necessità, per poter dare i frutti sperati, della collaborazione e dell’apporto di ogni singolo operatore presente. Perché anche la più bella riforma del mondo, se non adeguatamente sostenuta e condivisa dalle persone che operano all’interno, è destinata al fallimento.

Il Governo e il suo rappresentante con delega diretta sull’ISS, Francesco Mussoni, non sono riusciti a sciogliere il nodo sul fabbisogno del personale e quindi della definizione delle carriere, determinando in larga misura la situazione di grande fibrillazione a cui la cittadinanza è costretta ad assistere con sempre maggiore preoccupazione. E questo è un dato di fatto!

Che sia proprio questa dicotomia tra un impianto normativo chiaro e lungimirante ed una azione politica ambigua e poco coraggiosa, la causa di tutti i mali? Che sia proprio questa incapacità di modificare i metodi e gli approcci culturali di una politica vecchia ed incapace di superare logiche clientelari e discrezionali a determinare il grave stato di incertezza e conflittualità dell’Istituto?

Lo scopriremo presto.


Civico10

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