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Civico10: "Investimenti in territorio, Gallery e Polo"

14 gen 2016
Civico10
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In questi giorni c’è stata a Serravalle un’inaugurazione che pare abbia ridato un po’ di speranza ai tanti disoccupati che affollano le liste dell’ufficio del lavoro. Il nuovo Outlet di Ponte Mellini, infatti, ma soprattutto il nome dell’ex pilota di F1 Jarno Trulli, che figura fra i soci, lasciano credere che esistano ancora imprenditori interessati ad investire a San Marino, creando posti di lavoro.
Non solo. Esistono, pare, imprenditori disponibili ad investire a San Marino creando posti di lavoro, rispettando le norme vigenti e senza chiedere nulla di più allo Stato.
Questa è la notizia che ha del clamoroso, a cui forse andrebbe corretto il tiro. Non lo si può fare, tuttavia, se non ripercorrendo la storia di quello stabile.
Nell’ex Queen Outlet, circa un anno fa, si sarebbe infatti dovuto inserire l’ormai noto progetto del Polo del Lusso del Gruppo Borletti. Come molti ricorderanno, gli investitori si erano riproposti di acquistare la struttura, vuota da anni, per ampliarla e riqualificarla così da adattarla al nuovo progetto. La proprietà aveva sparato alto, chiedendo un prezzo che gli imprenditori non erano disposti a soddisfare. A questo punto della trattativa si era inserito lo Stato, garantendo ai Borletti un contributo a fondo perduto dalle casse dello Stato di 8 milioni di €, presumibilmente l’importo del gap fra domanda e offerta.
Quando i giochi sembravano ormai fatti, l’affare è saltato. Nonostante girino più voci a riguardo, non è dato sapere il motivo per cui questo è successo: fatto sta che la trattativa si è arenata ad un passo dalla firma.
Il percorso successivo del Polo del Lusso ormai lo conoscono tutti. Il Governo, pur di non fare scappare un imprenditore ormai demoralizzato ha ceduto su tutta la linea, garantendo la trasformazione di una rara area verde in zona Rovereta in edificabile senza alcuna contropartita di rilievo, nonché una convenzione che bypassa le normative previste dalle recenti normative in materia di investimenti. La variante di Prg ha dato motivi ad un gruppo di cittadini per promuovere un referendum abrogativo, che oggi penzola sull’investimento come una spada di Damocle.

Qual è quindi la differenza fra Luxury Department Store e One Gallery Outlet?

Per il primo tutti coloro che sono stati coinvolti, dai proprietari dell’ex Queen Outlet nella trattativa iniziale ai proprietari dei terreni di Rovereta (venduti ai Borletti al triplo del loro reale valore di zona Parco), sembrano aver cercato la speculazione, con la conseguenza che l’investimento rischia concretamente di saltare essendovi un referendum in atto e, se non dovesse saltare, si concretizzerebbe consumando ulteriore terreno in un'area già abbondantemente cementificata.

Per il secondo, invece, sembra che tutti i soggetti coinvolti abbiano creduto nell’investimento e ci abbiano messo del loro per vederlo realizzato. A partire, stranamente, dagli stessi proprietari dell’ex Queen Outlet che, si dice, avrebbero addirittura rinunciato a due anni di affitto per favorirne l’insediamento.

Da esterni alla trattativa ed indipendentemente dalle ragioni che hanno portato a questa discrepanza, la strada da seguire sia per chi investe, sia per chi dispone di spazi adatti all’investimento, deve essere quella utilizzata nell’apertura dell’One Gallery Outlet. Leggi certe e non “ad investimentum” oltre ad evitare gli atteggiamenti di chi vuole sempre e comunque speculare, soprattutto quando c’è lo Stato di mezzo.

Purtroppo, questa infelice abitudine ha distrutto il futuro dei nostri giovani, cementificato le aree più pregiate del nostro territorio, distrutto più settori economici, allontanato investitori seri allungando le liste dei disoccupati ed aggravando in maniera decisiva la crisi profonda in cui versa la nostra Repubblica.

Comunicato stampa
Civico10

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