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Civico10: "Riappacificare il Paese per dare una nuova prospettiva ai suoi cittadini"

12 giu 2019
Civico10: "Riappacificare il Paese per dare una nuova prospettiva ai suoi cittadini"

Civico10 è un movimento che non ha una storia politica con radici profonde nel tempo, né una base ideologica facilmente identificabile. Siamo nati da un gruppo di persone di diversa estrazione culturale, qualcuno che si avvicinava alla politica per la prima volta, qualcun altro con una storia di appartenenza partitica più strutturata. Abbiamo deciso di metterci in gioco in prima persona per tentare di dare uno scossone al panorama politico e ai partiti tradizionali, stimolando un cambio di approccio che faticava a realizzarsi nonostante le battaglie portate avanti da alcune persone all’interno di quei contenitori. Abbiamo scelto fin da subito di non isolarci in una politica autoreferenziale alla ricerca di consenso facile, ma di parlare alla testa delle persone e non solo alla pancia. In quest’ottica abbiamo messo a disposizione le nostre forze e le nostre idee per trovare convergenze con tutti coloro che potevano condividere questo approccio, nel tentativo di costruire un progetto di governo su basi nuove. Abbiamo stretto rapporti di fiducia che si sono cementati nel tempo sui cardini dell’onestà e della schiettezza reciproca, ma soprattutto sul coraggio di tenere salde convinzioni e posizioni politiche anche quando questo non era elettoralmente conveniente. Semplicemente perché lo riteniamo giusto. Con questo spirito, dopo l’esperienza positiva di Cittadinanza Attiva, abbiamo ricevuto il mandato dai cittadini, assieme agli amici di Sinistra Socialista e Democratica e di Repubblica Futura, per governare il Paese nella fase più difficile dal dopoguerra ad oggi. Un Paese col portafoglio vuoto ma con la maggior parte dei problemi ancora da risolvere. In questa prima metà di legislatura Civico10 ha contribuito, in mezzo a tante difficoltà, a togliere il velo sulla reale condizione del nostro sistema bancario, in particolare di un istituto in cui erano stati già riversati centinaia di milioni di Euro di risorse pubbliche senza che fosse stato impostato un credibile progetto di rilancio. Smentendo, parallelamente, le illazioni di chi voleva già in piedi una vendita ad un non meglio identificato cavaliere bianco e facendola diventare, di fatto, Banca di Stato. Abbiamo più volte concretamente dimostrato di essere distanti da ogni interesse particolare legato al mondo economico-finanziario, aiutando la maggioranza a tenere la barra a dritta rispetto a tentativi di deviare l’attività del governo dal perseguimento dell’esclusivo interesse generale. Abbiamo commesso anche degli errori, certo, perché solo chi non fa non sbaglia, ma ci siamo anche presi le nostre responsabilità e abbiamo agito all’interno di un contesto politico che più volte è stato definito come la tempesta perfetta. Tale clima, purtroppo, non permette di evidenziare abbastanza le numerose cose realizzate, che stanno permettendo di concretizzare anche tante proposte attorno alle quali è nato il nostro movimento. Tra le principali iniziative già avviate ci piace ricordare tutto il lavoro fatto per rendere il nostro Paese attrattivo per le nuove imprese e al tempo stesso per facilitare la vita di quelle già esistenti, anche attraverso una semplificazione del rapporto con la Pubblica Amministrazione: dalla liberalizzazione del mercato del lavoro con forti incentivi all’assunzione di sammarinesi e residenti alla liberalizzazione delle licenze, dal nuovo sistema di incentivi, non più a pioggia ma mirato alle specifiche esigenze delle aziende e dei lavoratori, alla nuova e più funzionale impostazione data ad enti strategici come San Marino Innovation e Agenzia per lo Sviluppo. Non solo. La cosiddetta “legge sui medici” ha permesso di invertire la drammatica tendenza della fuoriuscita di professionalità dal nostro sistema sanitario, in un panorama di crescente carenza di personale ospedaliero che affligge tutto il mondo occidentale. Più in generale, l’attività della Segreteria alla Sanità sta portando il nostro Paese verso un nuovo approccio ai problemi delle fasce più deboli della nostra comunità, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030. Sta portando risultati anche l’accelerazione imposta nel sistema di rapporti internazionali con, da un lato, l’importante visita del Ministro degli Esteri russo Lavrov a San Marino, dall’altro, con l’approssimarsi della conclusione della trattativa con l’UE per l’accordo di associazione. Altri risultati sono a portata di mano, come il varo dell’atteso nuovo Prg e dell’Atto Organizzativo dell’ISS con relativo fabbisogno, come la creazione di un sistema di telecomunicazioni pubblico efficiente che permetterà ai nostri cittadini di poter contare su un mercato più competitivo e più libero, ma anche come la revisione dell’accordo bilaterale del ’39 con l’Italia. Tante cose sono state fatte, ma ancora di più sono quelle che solo con un vero cambio di passo culturale nell’intendere la politica si possono e si devono realizzare. Civico10, come abbiamo più volte e fin da subito chiarito, non è mai stato un obiettivo, ma un mezzo. Un mezzo per riuscire a cambiare approccio politico ai problemi che ancora assillano il nostro Paese, e per i quali servono soluzioni. Riforme. Una politica seria e al contempo capace di ascoltare il Paese deve essere focalizzata sulle emergenze: risoluzione definitiva e strutturale dei problemi del sistema finanziario ma, al tempo stesso, la messa in sicurezza del sistema previdenziale e socio-sanitario, il proseguimento convinto dell’azione di ridefinizione del quadro delle relazioni internazionali, con particolare attenzione ai rapporti con l’Italia e con la UE. Ultimo, ma non per importanza, il disegno di un nuovo modello Paese, con una amministrazione pubblica finalmente efficiente e capace di porsi come principale sostegno ad un deciso rilancio dell’economia. Per fare questo serve coesione fra le forze politiche e dialogo aperto anche nei riguardi delle forze sociali e datoriali, sempre nella considerazione delle diverse visioni e dei rispettivi ruoli. Bisogna seppellire l’ascia di guerra. Civico10 si mette a disposizione per un percorso che punti a riappacificare il Paese e a ragionare nel merito delle soluzioni ai problemi, coinvolgendo l’intero arco politico del nostro Paese a partire da quelli che consideriamo interlocutori naturali, che hanno condiviso con noi tante esperienze e che si sono già dichiarati disponibili a farlo nelle mozioni conclusive dei loro ultimi congressi. Siamo sicuri che Sinistra Socialista e Democratica condivida con noi la consapevolezza che siano maturi i tempi per un nuovo modo di pensare la politica. Un modo inclusivo, attrattivo, che presupponga scelte coraggiose – a volte difficili – capaci di dare una nuova prospettiva al Paese, mettendo al servizio della cittadinanza la competenza delle proposte e la credibilità delle persone. Siamo, oggi più che mai, convinti che la maggioranza dei sammarinesi sia composta da persone libere come noi, che – superato il fisiologico momento di rottura e di rabbia conseguente alla crisi economica, politica e sociale che ha investito il nostro Paese – ricomincino a cercare nella politica una risposta di speranza e di prospettiva.

Comunicato stampa
Movimento Civico 10


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