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Come diventeremo Grecia senza aver fatto un euro di debito

17 set 2015
Augusto Gasperoni
Augusto Gasperoni
Molto probabilmente il popolo greco nel decennio appena trascorso non era neppure a conoscenza che un ristretto gruppo di banchieri e di politici senza scrupoli stava sottoscrivendo un enorme debito estero, che poi non sarebbero più stati in grado di ripagare, e le cui conseguenze oggi si riversano interamente sui cittadini incolpevoli.
Allo stesso modo i sammarinesi potrebbero vivere la stessa situazione se non saranno in grado di stoppare un governo che a nome di tutti i sammarinesi intende garantire un prestito estero di enormi proporzioni a poche banche private(*) e ai loro soci occulti.
Il credito totale ammonterebbe tra i 500 e 6Come diventeremo Grecia senza aver fatto un euro di debito .
00 milioni di euro e dovrebbe servire alle banche per far fronte alla fuga dei capitali italiani depositati presso alcuni nostri istituti a seguito della “voluntary disclosure “In questo caso la linea di credito si trasformerebbe immediatamente in debito e grazie alla garanzia offerta dall’esecutivo si trasferirebbe dalle banche private anche sulle spalle dei cittadini .
Non si comprende la necessità da parte del governo di garantire delle banche private che questi quattrini a suo tempo li hanno intascati e quindi o hanno la liquidità o hanno dei titoli in pancia, con i quali andare sui mercati e offrire questi come garanzia in cambio della liquidità necessaria. D’altronde anche se molto discutibili le nuove direttive europee impongono agli istituti bancari dell’unione di far fronte con i propri mezzi alle loro situazioni di crisi …..
E’ possibile prevedere che nella malaugurata ipotesi il governo decidesse comunque di fare da garante verso queste banche, dovrebbe poi anche farsi carico di servire la quota di interessi da pagare dal momento che gli istituti in questione con i capitali in uscita non avrebbero le risorse per farvi carico, interessi , che su simili cifre e ai tassi attuali sarebbero un salasso che si può servire solo o facendo altro debito o con nuove tasse e manovre draconiane sulla cittadinanza .
Infine va rilevato che un debito estero di tali dimensioni qualora fosse sottoscritto sottoporrebbe questo e i futuri governi alla mercè di ci ha concesso quel credito, tale da toglierci ogni residua possibilità di autonomia gestionale che ci era rimasta.
.Un operazione del genere in termini economici non ha alcun senso se non a trasferire il debito delle banche anche sulle spalle dei cittadini i quali ora sono chiamati a reagire , devono sapere che cosa si sta prospettando loro ,che a nostro avviso con questa operazione non c’è alcun interesse pubblico da salvaguardare ,ma solo l’interesse privato delle banche in questione.
Reagire a questa eventualità non è solo una necessità economica è un dovere di ogni cittadino a tutela del proprio benessere e di quello delle future generazioni.
Gasperoni Augusto
Walter Muccioli

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