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Comitato Pro-Poste: 800 firme per il ritorno a Ufficio di Stato

24 ott 2019
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Il comitato Pro-Poste comunica alla cittadinanza che, a sostegno della legge abrogativa di iniziativa popolare per il ritorno ad Ufficio di Stato della attuale Poste Spa, sono già state raccolte circa 800 firme in soli 11 giorni. Il comitato continuerà a promuovere la sua iniziativa illustrando a tutta la cittadinanza la realtà di Poste Spa; a titolo di esempio la mancata attuazione di quei servizi finanziari che erano stati portati a motivazione della creazione di tale entità societaria. Poste Spa, sostenuta economicamente, come tutti i servizi statali, da noi cittadini sammarinesi e residenti, non è riuscita a contenere i disagi arrecati all’ utenza da una campagna di riduzioni dei costi a senso unico. A seguito della approvazione del DDL dello scorso maggio, Poste Spa, doveva presentare un piano aziendale e un fabbisogno strutturato al fine di aprire un tavolo di confronto con le parti sociali per definire il proseguo contrattuale dell’azienda. Decaduti i termini previsti, e non ancora aperto il tavolo di confronto annunciato, il comitato ritiene doveroso sollecitare un intervento delle forze politiche. Nella scorsa primavera i dipendenti di Poste diedero vita ad un ampio e partecipato sciopero ed ora si sta lasciando cadere nel vuoto quanto concordato durante la trattativa che pose fine a quella mobilitazione. Il comitato intende rimarcare, ancora una volta, come non sia necessario, alla luce di quanto sopra e non solo, tenere in piedi una struttura societaria di tale portata che prevede organismi di controllo, con tutto il rispetto inutili ai fini di una gestione ordinaria come l’attuale. Alla luce delle numerose adesioni alla proposta di legge, il comitato chiede, pubblicamente, per mezzo di questo breve comunicato stampa, alle formazioni politiche che si presenteranno alla prossima tornata elettorale, di esprimersi nel merito dell’iniziativa. L’approssimarsi della quota 1000 firme, dimostra, anche se non ce ne sarebbe bisogno dato che si tratta di un servizio pubblico, quanto il tema interessi i cittadini e possa essere elemento importante di cui tenere conto il giorno del voto.


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