Si conclude un primo semestre di lavoro intenso della Commissione Sammarinese per l’Attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite CSD ONU con un bilancio importante. La Commissione ha lavorato particolarmente su due aspetti che si era data come obiettivi prioritari, oltre ad occuparsi delle emergenze segnalate dalle associazioni che si occupano di Disabilità (accessibilità, segnaletica adeguata, parcheggi, ecc.).
I due aspetti affrontati sono: l’istituzione di una banca dati sulla disabilità, come richiesto dalla Legge Quadro n.28/2015 art. 5 e art.6, e la stesura del Decreto Prevenzione della Disabilità, Salute e Riabilitazione, Sostegno alla Persona e al nucleo familiare.
Per quanto riguarda i dati, dopo aver sollecitato fin da ottobre gli uffici coinvolti, nei giorni scorsi si è tenuto un incontro promosso dall’Authority Sanitaria e dalle Commissioni CSD Onu e Commissione Pari Opportunità, con i responsabili dei servizi amministrativi e socio-sanitari preposti. Ogni servizio ha dimostrato grande sensibilità, inquadrando le richieste della Commissione in una operazione che potrà avere ricadute positive per tutti. Si profila, dunque, la collaborazione necessaria per superare quella mancanza di un quadro completo e interfacciabile dei dati, che rende difficile fare progetti e sviluppare politiche nei confronti della disabilità.
Per quanto riguarda il Decreto, la Commissione ha lavorato ad una bozza già consegnata al Segretario di Stato alla Sanità. Le proposte dalla Commissione, elaborate in collaborazione con le Associazioni a cui fa riferimento, partono da una visione vasta del problema che va dalla prevenzione alla diagnosi precoce, dalla riabilitazione al miglioramento dei servizi, fino alla creazione dell’Area disabilità, che prefigura una riorganizzazione degli stessi, accentra e coordina il servizio socio-sanitario inerente alla disabilità.
Per la prima volta, nella bozza di Decreto, si prefigura l’avvio di progetti di possibile autonomia, in alternativa all’assistenza e all’istituzionalizzazione e apre il discorso del “Dopo di Noi” che preoccupa genitori e famiglie che si occupano della persona con disabilità.
Infine viene affrontato l’annoso problema dei congedi parentali lunghi, in caso di malattia grave e l’aspetto, tutto nuovo, della donazione delle ferie per solidarietà tra lavoratori, cioè un lavoratore potrebbe donare le ferie ad un genitore che deve occuparsi di un figlio con disabilità. Le modalità vengono rinviate ad accordi tra le parti sociali. La bozza di decreto è stata illustrata al Segretario di Stato per la Sanità che ha apprezzato il lavoro ed ha proposto di coinvolgere la Commissione per tutto l’iter istituzionale di discussione e approvazione.
Con questo Decreto, quando avrà concluso il suo iter istituzionale, la Commissione è certa che un grande passo in avanti venga fatto nel riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità.
Adesso alla Commissione spetta il grosso lavoro previsto dall’art 5 della legge quadro di proporre un piano triennale che dovrà indicare soluzioni ai problemi della sensibilizzazione, dell’inclusione lavorativa, politica e sociale, delle barriere e della accessibilità .
I due aspetti affrontati sono: l’istituzione di una banca dati sulla disabilità, come richiesto dalla Legge Quadro n.28/2015 art. 5 e art.6, e la stesura del Decreto Prevenzione della Disabilità, Salute e Riabilitazione, Sostegno alla Persona e al nucleo familiare.
Per quanto riguarda i dati, dopo aver sollecitato fin da ottobre gli uffici coinvolti, nei giorni scorsi si è tenuto un incontro promosso dall’Authority Sanitaria e dalle Commissioni CSD Onu e Commissione Pari Opportunità, con i responsabili dei servizi amministrativi e socio-sanitari preposti. Ogni servizio ha dimostrato grande sensibilità, inquadrando le richieste della Commissione in una operazione che potrà avere ricadute positive per tutti. Si profila, dunque, la collaborazione necessaria per superare quella mancanza di un quadro completo e interfacciabile dei dati, che rende difficile fare progetti e sviluppare politiche nei confronti della disabilità.
Per quanto riguarda il Decreto, la Commissione ha lavorato ad una bozza già consegnata al Segretario di Stato alla Sanità. Le proposte dalla Commissione, elaborate in collaborazione con le Associazioni a cui fa riferimento, partono da una visione vasta del problema che va dalla prevenzione alla diagnosi precoce, dalla riabilitazione al miglioramento dei servizi, fino alla creazione dell’Area disabilità, che prefigura una riorganizzazione degli stessi, accentra e coordina il servizio socio-sanitario inerente alla disabilità.
Per la prima volta, nella bozza di Decreto, si prefigura l’avvio di progetti di possibile autonomia, in alternativa all’assistenza e all’istituzionalizzazione e apre il discorso del “Dopo di Noi” che preoccupa genitori e famiglie che si occupano della persona con disabilità.
Infine viene affrontato l’annoso problema dei congedi parentali lunghi, in caso di malattia grave e l’aspetto, tutto nuovo, della donazione delle ferie per solidarietà tra lavoratori, cioè un lavoratore potrebbe donare le ferie ad un genitore che deve occuparsi di un figlio con disabilità. Le modalità vengono rinviate ad accordi tra le parti sociali. La bozza di decreto è stata illustrata al Segretario di Stato per la Sanità che ha apprezzato il lavoro ed ha proposto di coinvolgere la Commissione per tutto l’iter istituzionale di discussione e approvazione.
Con questo Decreto, quando avrà concluso il suo iter istituzionale, la Commissione è certa che un grande passo in avanti venga fatto nel riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità.
Adesso alla Commissione spetta il grosso lavoro previsto dall’art 5 della legge quadro di proporre un piano triennale che dovrà indicare soluzioni ai problemi della sensibilizzazione, dell’inclusione lavorativa, politica e sociale, delle barriere e della accessibilità .
Riproduzione riservata ©