C’è un argomento di cui si è tanto parlato negli ultimi anni e sul quale non è mai stata fatta una riflessione: come lo stato comunica verso i cittadini e verso l’esterno.
Il tema è complesso e nella precedente legislatura e anche in questa spesso si è dibattuto su come promuovere l’immagine del Paese e di come difenderlo durante situazioni di criticità, come è avvenuto recentemente con la vicenda “Torre d’avorio”.
La comunicazione è un fattore strategico per uno stato di ridotte dimensioni e che cerca da anni di rilanciare la propria economia e ristabilire l’immagine di una realtà istituzionale attrattiva per gli investimenti esteri.
Il tema ha anche ricaduta economica, derivate dagli stanziamenti che il governo attraverso le varie Segreterie di Stato, oppure uffici dell’Amministrazione o Enti pubblici, ha definito per spese in pubblicità, attività di promozione, comunicazione o pubbliche relazioni.
Spese che si possono ricostruire dalle varie delibere del Congresso di Stato da cui però è arduo scorgere l’esistenza di un progetto complessivo in cui sono definiti obiettivi, budget e mezzi utilizzati.
Unione per la Repubblica in data odierna ha depositato una interpellanza presso la Segreteria istituzionale per avere informazioni precise sul tema.
Generalmente quando si fa pubblicità o pubbliche relazioni si cerca di affermare l’identità di un brand, mostrare i valori di cui è portatore, attrarre consumatori o investitori.
Concetto semplice per un’impresa o un prodotto, più complesso per uno stato che deve avere sinergie fra i vari settori dell’Amministrazione e coordinare la comunicazione con le politiche del governo e dei vari enti.
Nel nostro caso c’è notevole confusione, scarso coordinamento, tante iniziative singole portate avanti da Segreterie di Stato o parti dell’Amministrazione con linee comunicative divergenti, ricorrendo a consulenze esterne o agendo direttamente su i mass media.
Si è parlato per anni di istituire un punto centralizzato curare la comunicazione rispetto ai media ma anche per iniziative di promozione o pubblicitarie.
Una struttura presente in tutti gli stati evoluti per supportare governo, enti e l’intero sistema paese.
Il rilancio dell’economia passa inevitabilmente dal rilancio dell’immagine del Paese costruito attraverso un progetto globale per consolidare nell’opinione pubblica esterna l’immagine della Repubblica di San Marino.
Sul lato interno invece c’è l’esigenza di dare continuità nella comunicazione verso i cittadini e i vari attori che compongono le istituzioni come fattore di trasparenza e partecipazione.
L’impressione spiacevole trattandosi di un elemento sistemico è che si scambi la comunicazione e la promozione esterna con quella interna, ci sia poca innovazione e soprattutto manchi un progetto globale, condiviso in cui tutti gli attori del Paese possono giocare in ruolo pro attivo.
Comunicato stampa
Unione per la Repubblica
Il tema è complesso e nella precedente legislatura e anche in questa spesso si è dibattuto su come promuovere l’immagine del Paese e di come difenderlo durante situazioni di criticità, come è avvenuto recentemente con la vicenda “Torre d’avorio”.
La comunicazione è un fattore strategico per uno stato di ridotte dimensioni e che cerca da anni di rilanciare la propria economia e ristabilire l’immagine di una realtà istituzionale attrattiva per gli investimenti esteri.
Il tema ha anche ricaduta economica, derivate dagli stanziamenti che il governo attraverso le varie Segreterie di Stato, oppure uffici dell’Amministrazione o Enti pubblici, ha definito per spese in pubblicità, attività di promozione, comunicazione o pubbliche relazioni.
Spese che si possono ricostruire dalle varie delibere del Congresso di Stato da cui però è arduo scorgere l’esistenza di un progetto complessivo in cui sono definiti obiettivi, budget e mezzi utilizzati.
Unione per la Repubblica in data odierna ha depositato una interpellanza presso la Segreteria istituzionale per avere informazioni precise sul tema.
Generalmente quando si fa pubblicità o pubbliche relazioni si cerca di affermare l’identità di un brand, mostrare i valori di cui è portatore, attrarre consumatori o investitori.
Concetto semplice per un’impresa o un prodotto, più complesso per uno stato che deve avere sinergie fra i vari settori dell’Amministrazione e coordinare la comunicazione con le politiche del governo e dei vari enti.
Nel nostro caso c’è notevole confusione, scarso coordinamento, tante iniziative singole portate avanti da Segreterie di Stato o parti dell’Amministrazione con linee comunicative divergenti, ricorrendo a consulenze esterne o agendo direttamente su i mass media.
Si è parlato per anni di istituire un punto centralizzato curare la comunicazione rispetto ai media ma anche per iniziative di promozione o pubblicitarie.
Una struttura presente in tutti gli stati evoluti per supportare governo, enti e l’intero sistema paese.
Il rilancio dell’economia passa inevitabilmente dal rilancio dell’immagine del Paese costruito attraverso un progetto globale per consolidare nell’opinione pubblica esterna l’immagine della Repubblica di San Marino.
Sul lato interno invece c’è l’esigenza di dare continuità nella comunicazione verso i cittadini e i vari attori che compongono le istituzioni come fattore di trasparenza e partecipazione.
L’impressione spiacevole trattandosi di un elemento sistemico è che si scambi la comunicazione e la promozione esterna con quella interna, ci sia poca innovazione e soprattutto manchi un progetto globale, condiviso in cui tutti gli attori del Paese possono giocare in ruolo pro attivo.
Comunicato stampa
Unione per la Repubblica
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