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Conferenza internazionale OSCE sull'antisemitismo

29 gen 2018
Conferenza internazionale OSCE sull'antisemitismo
Conferenza internazionale OSCE sull'antisemitismo
E’ in corso a Roma, presso la Farnesina, la Conferenza Internazionale sulla Responsabilità degli Stati, delle Istituzioni e degli Individui nella lotta all’Antisemitismo nell’area OSCE aperta agli Stati membri dell’Organizzazione multilaterale.
A rappresentare la Repubblica il Segretario di Stato con delega alla Pace, Guerrino Zanotti, accompagnato dal Segretario Particolare, Sabrina Fantini, e dall’Ambasciatore in Italia, Daniela Rotondaro. La Conferenza Internazionale si svolge sotto la Presidenza Italiana in esercizio dell’OSCE.

Intervenendo in apertura, il Ministro degli Affari Esteri italiano, Angelino Alfano, ha sottolineato come il tema centrale della responsabilità collettiva e individuale, passata, presente e futura, sia oggi di fondamentale importanza per l’Europa.

L’evento ha messo in luce quanto, nell’ultimo periodo, i fenomeni di recrudescenza di movimenti antisemiti in Europa chiamino sempre più i Governi e le Istituzioni ad una responsabilità collettiva di lotta all’antisemitismo e quanto sia di fondamentale importanza lo sviluppo di una piattaforma di dialogo e di cooperazione multilaterale, in linea con le direttive OSCE.

Nella mattinata, il Santo Padre ha altresì ricevuto in Udienza le delegazioni, sottolineando quanto la cultura della responsabilità, della memoria e dell’inclusività sia oggi lo strumento più adeguato per creare una “alleanza” contro l’indifferenza, virus contagioso della nostra società. Solamente la memoria può risvegliare dall’apatia e contribuire a creare un futuro ed un mondo migliori.

I Rappresentanti alla Conferenza hanno ribadito la necessità di azioni concrete comuni e condivise contro ogni forma di discriminazione e di tutela dei diritti dell’uomo, mettendo in primo piano la responsabilità educativa delle scuole per accrescere la coscienza e l’accettazione della diversità.

In linea con gli interventi della mattinata, anche il discorso del Segretario di Stato Guerrino Zanotti, di cui si allega il testo:

Signor Presidente,
Signor Segretario Generale,
Signora Direttore dell’ODHIR,
E’ un onore avere l’opportunità di partecipare alla Conferenza Internazionale e di
prendere la parola a nome del Governo della Repubblica di San Marino su un tema
che richiama l’impegno perdurante da parte degli Stati, delle Istituzioni e dei singoli
individui ad anteporre all’antisemitismo le ragioni del rispetto, della tolleranza e
della diversità.
Non a caso l’evento internazionale si colloca a due giorni dalla commemorazione
della Giornata della Memoria, proclamata per continuare ad opporsi
all’antisemitismo e per rafforzare la mobilitazione globale di condanna ad ogni
forma di razzismo, di violenza e di cultura dell’odio.
Celebrare la memoria di una delle pagini più atroci del secolo scorso, e forse
della’intera storia dell’umanità, è fondamentale per riflettere sulle motivazioni che
spingono gruppi di persone a riproporre ideologie aberranti e spesso a dileggiare
coloro che subirono le atrocità dell’Olocausto. E’ dovere civico di ogni Stato, di ogni
comunità e di ogni individuo non sottovalutare rigurgiti di qualsiasi forma di
razzismo e intolleranza. Così come è obbligo di ognuno farsi promotore di ricordare
alle future generazioni gli infausti eventi legati ad ogni forma di genocidio.
Dobbiamo senza indugio ricercare percorsi condivisi per frenare le nuove forme di
odio razziale e di pregiudizi, superando anche le diverse visioni politiche e essere
fermi nel condannare episodi di intolleranza ovunque essi vengano perpetrati.
Permettetemi di citare una recente frase della neo senatrice a vita Liliana Segre che,
subito dopo la nomina, ha affermato “non dimentico e non perdono”. Ha affermato
inoltre che la sua missione è non dimenticare e che finché avrà forza continuerà a
raccontare ai ragazzi la follia del razzismo. Uniamoci tutti a questa missione perché
il silenzio e la sottovalutazione sono i migliori alleati di queste aberranti ideologie.
E’ nostro preciso dovere rafforzare la collaborazione fra Stati che si riconoscono
pienamente nella cultura della legalità e del pieno rispetto dei diritti dell’uomo,
riconoscendo altresì i sensibili passi compiuti da Organismi multilaterali, e l’OSCE
detiene un ruolo di leadership in questo percorso di civiltà, per contrastare ogni forma di xenofobia, di discriminazione e di intolleranza, promuovendo al contempo,
il dialogo e la serena convivenza tra i Popoli, etnie e religioni .
Le testimonianze dei partecipanti sono altamente indicative della necessità di un
confronto perdurante sui fenomeni del passato, con occhio attento ad un presente
denso, come detto, di nuove insidie, di fondamentalismi e di fanatismi; a tal
riguardo, plaudo all’iniziativa dell’amica Nazione Italiana, Presidente in esercizio
dell’OSCE, i cui valori di accoglienza, di capacità di integrazione e di rispetto
solidale verso “l’altro” rappresentano tutt’oggi un elemento distintivo della propria
identità e della propria azione politica.
Allo stesso tempo, esprimo profonda ammirazione verso le istituzioni e le presenze
ebraiche in territorio italiano, alle quali va il forte riconoscimento di un impegno a
promuovere, tra l’altro, significative iniziative d’alto valore culturale ed educativo.
Ed è proprio l’alto valore della formazione e dell’educazione delle nostre giovani
generazioni che oggi siamo chiamati a profondere, sollecitando soprattutto le
istituzioni scolastiche ad essere pro-attive nella trasmissione del valore della
diversità e nella prevenzione del diffondersi di atteggiamenti antisemiti tra i ragazzi;
i nostri giovani devono conoscere, più specificatamente, le radici storiche e
ideologiche del fenomeno dell’antisemitismo, così come l’enormità del genocidio,
affinché nessuna Shoa sia più perpetrata nel mondo. E la Scuola indubbiamente
rappresenta l’istituzione preposta a sviluppare riflessioni critiche su tali fenomeni,
onde evitare nuovi errori.
"Ricordando il passato si può difendere il futuro"; un’espressione certamente facile
da tenere a mente e che racchiude una profonda verità.
Quella verità che anche la Repubblica di San Marino vuol preservare e diffondere
anche attraverso una proficua sinergia tra Istituzioni, politiche e scolastiche e società civile, nell’intento fondamentale di promuovere una coscienza della convivenza civile sempre più strutturata e aperta al dialogo interculturale e al pluralismo.
Il mio Paese ha una tradizione di rispetto dei diritti e di accoglienza dell’ ”altro” che
fa onore ad ogni cittadino e che anche in ambito internazionale viene costantemente riconosciuta e richiamata; una tradizione plurisecolare,che anche nei momenti bui della storia del secolo scorso ha saputo riaffermare i suoi valori fondanti.
Mi piace ricordare, a tal riguardo, l’accoglienza solidale offerta dalla Repubblica ad
oltre 100.000 sfollati, saliti sul Titano dai territori limitrofi per sfuggire alle
persecuzioni in corso nel secondo conflitto mondiale, così come sono orgoglioso
della protezione accordata a numerosi ebrei, ospitati a San Marino al sol fine di
poterne salvare la vita. Sono pagine queste che non dimentichiamo, che non possono e non devono essere dimenticate e sulle quali sono tutt’ora vivi lo studio e la ricerca che già hanno prodotto, tra l’altro, pubblicazioni e iniziative culturali di respiro internazionale.
E’ in questo spirito che, in questa sede e in questa occasione, sento di poter offrire
alle Istituzioni ospitanti, ai Colleghi Ministri e a tutti i partecipanti all’evento una
concreta e convinta disponibilità della Repubblica di San Marino a promuovere e
sostenere le collaborazioni ritenute utili per essere sempre più uniti contro
l’Antisemitismo e contro ogni forma di razzismo e intolleranza per difendere la
dignità di ogni essere umano.

IL SEGRETARIO DI STATO
Guerrino Zanotti

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