Conferenza Programmatica PDCS: l'intervento del Segretario Politico Gian Carlo Venturini

Conferenza Programmatica PDCS: l'intervento del Segretario Politico Gian Carlo Venturini.
Gentili Ospiti, amiche ed amici
Vi ringrazio della vostra partecipazione, a questa nostra Conferenza Programmatica,
che abbiamo voluto intitolare “ GOVERNARE NON E’ COMANDARE ”, un titolo certamente provocatorio ma sicuramente significativo, in quanto siamo convinti che le risposte migliori di cui il Paese ha bisogno, devono nascere dal coinvolgimento e dalla condivisione con le varie realtà della società civile.
Siamo una forza di opposizione, ma l’aspetto che da sempre ci caratterizza è quello
di fare proposte, purtroppo in questi due anni di legislatura non siamo mai stati ascoltati dal governo e maggioranza, ed allora abbiamo pensato di rivolgerci ai cittadini, alla società civile, ad associazioni sindacali e di categoria, perché vogliamo confrontarci sulle nostre idee e scrivere insieme delle proposte condivise con il Paese nell’interesse della collettività.
Dobbiamo dare ai cittadini la speranza che tutti insieme riusciremo a superare questo difficile momento che il paese sta attraversando.
Una Conferenza Programmatica non è uno strumento usuale nella vita di un Partito; tuttavia, visto il particolare momento, abbiamo deciso di uscire dalla consuetudine delle forme organizzative per promuovere questa importante occasione di confronto e di dialogo aperta a tutti gli aderenti ed alle varie realtà politiche e sociali del Paese.
Una conferenza che esce dagli schemi tradizionali, poiché non si svilupperà come una condivisione interna di elaborati dei gruppi di lavoro; ma sarà rivolta non solo agli aderenti ma anche a tutte le componenti della società civile (mondo imprenditoriale, organizzazioni sindacali e associazioni di volontariato e forze politiche) con l’intento di confrontarci insieme ed elaborare le proposte più adatte a dare soluzione ai gravi problemi che affliggono il Paese in questo momento, un confronto che poi proseguirà con le forze sociali e politiche ricercando le possibili convergenze sulle proposte avanzate per realizzarle.
Vogliamo lanciare il messaggio che la Democrazia Cristiana è pronta a mettersi in
discussione, per cercare di essere sempre più in mezzo alla gente con il coinvolgimento delle varie realtà sociali ed economiche del Paese.
A questo proposito vorrei ringraziare il presidente del Consiglio Centrale della Democrazia Cristiana, Luca Beccari, che ha coordinato l’organizzazione di questa conferenza, gli amici della Direzione e del Gruppo Consigliare e del Movimento Giovanile, i rappresentanti delle varie associazioni e forze politiche presenti, come pure tutti gli amici ed i giovani che a vario titolo hanno lavorato intensamente per realizzare questo importante momento di confronto.
In questi due giorni, l’evento si articolerà in nove micro conferenze su temi specifici, dove verranno presentate le idee e le proposte elaborate dai nostri gruppi di lavoro e contestualmente verrà richiesto il contributo attivo delle forze sociali, economiche e politiche presenti, proseguendo quel confronto che è iniziato positivamente diversi mesi fa assieme ad altre forze politiche di opposizione.
Non entro ulteriormente nel dettaglio della conferenza, perché lo farà fra poco il presidente Beccari.
Il Paese, e con esso la politica, sta attraversando certamente un periodo di transizione caratterizzato da grandi difficoltà; le scelte che necessariamente si dovranno fare incideranno pesantemente sul futuro di tutti i cittadini.
Dopo quasi due anni di governo di Adesso.sm, il cambiamento e quindi il miglioramento delle condizioni economiche generali che la coalizione aveva promesso in campagna elettorale non è mai iniziato. Al contrario, giorno dopo giorno, purtroppo, la situazione di San Marino è divenuta sempre più grave e, per molti aspetti, irreversibile.
La maggioranza ed il governo, invece di avviare un confronto vero e sincero con le opposizioni, hanno instaurato un regime sempre più autoritario, tendente a zittire o ad allontanare chi la pensa diversamente, escludendo le minoranze e adottando soluzioni che vanno a favorire determinati potentati economici.
La realtà che emerge da tutto questo è quella di un’azione politica volta prevalentemente a soddisfare interessi particolari e lontani dalle esigenze del Paese.
La gestione autoritaria del Paese da parte del Governo e della maggioranza, con chiari segni di deficit di democrazia, non ci possono che preoccupare, e impongono alla Democrazia Cristiana di volgere tutto il proprio impegno alla risoluzione dei problemi del Paese prima di ogni altra valutazione politica, di schieramenti o alleanze, vista la situazione disastrosa di quasi due anni di scelte sconsiderate.
Abbiamo il dovere verso il Paese di impegnarci e lavorare, ricercando soluzioni condivise, per garantire un futuro anche alle nuove generazioni.
Abbiamo dinanzi a noi tempi difficili. Conosciamo bene le inadeguatezze e i ritardi, i problemi che urgono e i rischi sempre incombenti sulla vita democratica.
MA SIAMO PRONTI PER UNA NUOVA FASE DI IMPEGNO CHE COMPORTERA’ SCELTE PRECISE E CORAGGIOSE.
UNA COSA E’ CERTA: IL NOSTRO IMPEGNO E’ PER SAN MARINO E PER TUTTI
I SAMMARINESI.
Purtroppo l’operato di questo Governo e della maggioranza riteniamo non sia stato
finalizzato all’interesse collettivo, tutelando i diritti e il legittimo interesse dei sammarinesi. Basti pensare alle vicende del sistema bancario ed al conseguente indebitamento pubblico che impegnerà per decenni le finanze pubbliche togliendo risorse allo stato sociale e agli interventi sulle infrastrutture, al mondo del lavoro, alla sanità pubblica, alla scuola, al settore turistico, solo per citarne alcune.
Il sistema bancario non può svolgere un ruolo che non è il proprio ed a vantaggio di pochi. Il sistema bancario deve essere funzionale alla crescita e allo sviluppo di uno Stato sostenendo l’economia, le imprese e le famiglie.
Le iniziative delle forze politiche di opposizione, così come gli scioperi e le proteste messe in campo in questi ultimi mesi dalle parti sociali e sindacali, dalle categorie economiche e dagli ordini professionali contro le scelte unilaterali di questo governo sono la dimostrazione sempre più evidente del malcontento collettivo. Mentre persiste un alternarsi di nomine, revoche o dimissioni e ancora nomine in organismi chiave, vengono condotte operazioni e manovre finanziarie che da tempo sono sotto la lente del Tribunale, che auspichiamo possa svolgere il proprio lavoro con serenità ed autonomia. Le recenti ordinanze confermano tutta la gravità di quanto sta avvenendo e soprattutto mettono in luce il fatto che le principali scelte portate avanti da questo Governo sono avvenute sotto la pressione di influenze e ingerenze esterne di soggetti estranei agli interessi dello Stato e delle sue istituzioni.
Di fronte a tutto questo non possiamo non soffermarci ad analizzare con attenzione
la situazione: dobbiamo interrogarci e cercare di elaborare proposte che portino a soluzioni sostenibili per il Paese e che, nello stesso tempo, possano rappresentare risposte adeguate ai bisogni ed alle legittime aspettative dei cittadini.
Per fare questo, ci sembra doveroso e sincero dire che noi crediamo in noi stessi: certo, non solo in noi stessi, ma anzitutto in noi stessi, pur consapevoli che non abbiamo la bacchetta magica e che senza un’ampia condivisione non si possono fare gli interventi che il Paese richiede.
Siamo convinti che il nostro partito, per i valori essenziali e universali in cui crede fermamente, la tutela dell’integrità della persona e la solidarietà fra le persone, ha la grande forza di poter essere un partito al servizio del Paese. Ecco perché nella dialettica politica, fatta di incontri così come di scontri, la discriminante non è, né può essere per noi solo la piattaforma delle cose da fare, ma una condivisione su taluni valori di fondo e sulle linee generali dello sviluppo democratico. Nel corso della sua storia (lo scorso aprile abbiamo celebrato il 70° del Partito) la Democrazia Cristiana ha dato sempre un grande e prezioso contributo alla crescita sociale ed economica di San Marino: siamo stati portatori di proposte e fautori di realizzazioni utili al miglioramento della vita del nostro Stato.
Vi sono stati, non ce lo nascondiamo, anche periodi di crisi e momenti nei quali si è
verificato un deterioramento del sistema politico attraverso comportamenti individuali e collettivi da deprecare, comportamenti che hanno visto il prevalere di interessi personali a discapito di quelli generali. Anche per questo è importante il
rilancio dell’azione politica di cui ho parlato; per dimostrare innanzitutto a noi stessi che questi comportamenti deprecabili non hanno cancellato l’energia e la passione che sono all’origine del nostro impegno e soprattutto non hanno cancellato la capacità di stare in ascolto dei bisogni reali della comunità in cui viviamo. Da questa conferenza programmatica, da questo momento di approfondimento e riflessione ci attendiamo, che possano scaturire con il contributo di tutti, le risposte a problematiche che attendono da tempo soluzioni e prospettive di sviluppo che ancora non si intravvedono. Dovremo dare risposte ai cittadini sulla difficoltà attuale a creare lavoro, sulle possibilità di sviluppo della nostra economia, sulle tematiche inerenti alla salvaguardia delle pensioni e dello stato sociale, sulle conseguenze positive o critiche dell’introduzione delle nuove tecnologie, sulla necessità di garantire l’efficacia della formazione scolastica, sull’urgenza di salvaguardare i pilastri del nostro assetto democratico e istituzionali.
Solo così saremo capaci di dimostrare concretamente che la politica può essere
realmente un servizio al bene comune e recuperare quella fiducia nella partecipazione dei cittadini che è il cuore della istituzioni democratiche di cui andiamo fieri. Per fare ciò dobbiamo risintonizzarci con la gente, essere fedeli interpreti delle loro richieste e rapportarci con tutte le realtà associative presenti sul territorio che operano in senso solidaristico e aggregativo rispetto alle criticità del tempo presente.
L’augurio è che dai lavori di questa Conferenza Programmatica emerga la vitalità del nostro Partito, la sua presenza, la sua capacità di contribuire alla crescita di tutti, la determinazione nel servire con le proprie proposte ed i propri uomini il Paese.
Ringrazio nuovamente tutti gli intervenuti per la loro presenza e soprattutto per il
contributo di idee e proposte che ciascuno di voi potrà portare partecipando
attivamente ai lavori del conferenza programmatica in questi due giornate di lavoro.
Buon Lavoro a tutti

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