L’inquinamento acustico negli ambienti di vita è regolamentato in Italia dalla Legge 26 ottobre 1995, n.447 “Legge quadro sull’inquinamento acustico” che individua le competenze di Stato, regioni, province e comuni in materia. Tra le varie competenze attribuite ai comuni e stabilite all’art. 6 della Legge, ricade anche l’obbligo di procedere alla classificazione del territorio comunale,con un Piano di Zonizzazione Acustica, secondo i criteri stabiliti dalle regioni. Il Piano di Zonizzazione Acustica suddivide in zone il territorio Comunale ed a ogni zona attribuisce una classe acustica alla quale corrisponde un valore limite di inquinamento acustico che le sorgenti sonore devono rispettare. I valori limite di inquinamento acustico sono stati fissati dallo Stato, ai sensi dell’art. 3 comma 1, lettera a) della Legge n. 447/’95, tramite Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 novembre 1997 “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”. La suddivisioni delle zone del territorio è effettuata per aree omogenee definite Unità Territoriali Omogenee (UTO), che abbiano al loro interno caratteristiche di omogeneità circa gli usi reali, tipologia edilizia e infrastrutture per il trasporto esistenti. Ad ogni zona è stata attribuita una classe relativa allo stato di fatto, cioè alla attività esistente prevalente e una classe relativa allo stato di progetto che deriva dalle trasformazioni urbanistiche potenziali. La procedura di approvazione del piano di Zonizzazione acustica prevede, dopo la sua adozione, avvenuta in Consiglio Comunale di lunedì 1 luglio degli elaborati costituenti il piano, la pubblicazione degli atti per sessanta giorni, in tale termine chiunque può consultare le tavole e formulare osservazioni al piano, solo dopo la pubblicazione e l’analisi e verifica di tutte le osservazioni pervenute si potrà procedere all’approvazione definitiva del Piano di Zonizzazione Acustica. Una volta approvato definitivamente il Piano di Zonizzazione Acustica si determina: 1) le imprese hanno l’obbligo entro 6 mesi di verificare la rispondenza delle proprie sorgenti ai valori emissione, immissione e di attenzione. In caso di superamento dei richiamati valori predispongono un Piano di risanamento contenente le modalità e tempi di adeguamento (il piano di risanamento dell'impresa è attuato entro il termine massimo di 24 mesi). 2) la riduzione degli adempimenti dell’utenza privata con l’eliminazione dell’obbligo in alcuni casi della presentazione della Relazione di Clima Acustico e semplificazione degli adempimenti in considerazione che, in assenza della Classificazione Acustica Comunale, ai sensi della normativa regionale vigente, spetta ai tecnici progettisti liberi professionisti procedere con la valutazione e l’individuazione della zonizzazione acustica in cui ricade l’intervento proposto. 3) l’atto di indirizzo per la gestione dello sviluppo del territorio. Domenica Spinelli (sindaco ed assessore all’urbanistica): “Un passo importante propedeutico alla stesura del nuovo PUG, lo strumento urbanistico con il quale si andrà a disegnare la Coriano di domani. Ringrazio gli uffici ed i tecnici che hanno lavorato alla realizzazione del piano che ora, grazie alle osservazioni, potrà essere ulteriormente migliorato.”
Coriano adotta il piano comunale di classificazione acustica del territorio
4 lug 2019
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