LIBERA

“Corsia preferenziale agli amici per i vaccini? Fatti vergognosi per i quali ci riserviamo ogni più opportuna iniziativa”

“Corsia preferenziale agli amici per i vaccini? Fatti vergognosi per i quali ci riserviamo ogni più opportuna iniziativa”.

La telenovela “Bruschi” è tutto tranne che finita. E qualcuno dovrà certamente darne conto ai cittadini, nonostante si tenti in tutti i modi per fare passare in cavalleria fatti gravissimi. Sorvoliamo per ora sulla scelta stessa che ha portato la Bruschi a diventare Direttore Generale dell’Iss, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Dg che alla fine ci ha snobbato per tornarsene in Italia, alla faccia dei nostri pazienti e di Ciavatta. Tutto questo sarebbe già di per sé allucinante. Ma non finisce qui. Perché la stessa Bruschi prima di andarsene ha letteralmente sbattuto la porta in maniera a dir poco fragorosa. E se dal governo vige il massimo segreto su fatti di interesse pubblico e le bocche restano cucite (vedremo poi perché), dalla SmTv veniamo a conoscenza della accuse mosse dall’ormai ex Dg al Comitato Esecutivo. Intanto secondo la Bruschi le nomine del Ce sarebbero avvenute su base fiduciaria per espressione della maggioranza, senza valutarne titoli o esperienza professionale pregressa in quei ruoli. Insomma – sempre secondo l’ex Dg – ancora una volta sarebbe stata data priorità agli amici. Un modus operandi al quale la Dc ci ha abituati, ma che evidentemente ha contagiato pure gli alleati di Rete. Quando si dice: chi va con lo zoppo, impara a zoppicare. La Bruschi poi racconta di essere stata osteggiata, isolata nelle decisioni, di aver subito pressioni per una serie di interventi, come aumentare la tariffa oraria nelle guardie mediche, assumere un medico senza titoli ad un livello superiore, autorizzare ferie a più soggetti contemporaneamente e aspettative per motivi personali con disagi all'utenza, per poi attribuirle la responsabilità di non aver dato il via libera. Parla anche di richieste di deroga su atti del governo. Arriviamo poi a fatti a nostro avviso penalmente rilevanti, verso i quali dopo avere ascoltato il governo, ci riserviamo di presentare un esposto alla magistratura. La Bruschi infatti, sempre secondo la ricostruzione di Rtv, individua nell'avvio della campagna vaccinale il momento di rottura nel Comitato Esecutivo, per l'utilizzo improprio di dosi Pfizer a favore di conoscenti e colleghi. Fatti questi di una gravità inaudita per i quali abbiamo chiesto di convocare una seduta d’urgenza della Commissione Sanità insieme all’opposizione. Ci riserviamo a questo punto ogni opportuna iniziativa. E’ evidente che se le accuse della Bruschi venissero confermate, sul piano politico Ciavatta dovrebbe fare un immediato passo indietro per rispetto di tutti, così come il Comitato Esecutivo. In questo sfacelo le responsabilità della maggioranza appaiono evidenti. Ciò al netto di quanto verrà eventualmente appurato dalla magistratura.
Cs  Libera

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