Cristina Righi (Libera San Marino): Il lavoro come valore prodotto dall’opera dell’uomo

Cristina Righi (Libera San Marino): Il lavoro come valore prodotto dall’opera dell’uomo.

Siamo giunti alla fase cruciale della nuova politica per San Marino. dalla discussione e dal dibattito per l’avvio della procedura di associazione con l’europa, dalla maturata scelta di una nuova riquadratura della logica partitica e dalla necessaria introduzione di metodi diversi rispetto al passato, cioè di ieri, finalmente possiamo enunciare una frase che potrà accompagnare i cittadini dello stato di San Marino senza tante remore o pregiudizi: Cristina Righi Libera San Marino!
Per liberi si può pensare a ogni forma di riconoscimento della propria identità, della propria dignità, della propria storia e con ciò porsi necessariamente nella condizione di fare una autocritica personale sul proprio stato sociale culturale ed economico conseguito.
Fuori da ogni dubbio viene prima la posizione lavorativa in quanto solo con il lavoro è possibile recuperare le deficenze economiche, le passività e le risorse interne al mio paese per essere dignitariamente riconoscibili e riconosciuti pariteticamente nella comunità detta socialmente evoluta.
Da questa breve considerazione scaturisce una necessaria rivoluzione culturale sia nel mondo del lavoro che nella maglia del tessuto sociale e economico. Per cui ogni attore sociale cioè colui che vive, che si alimenta e si nutre delle risorse antropiche, ambientali ed economiche, etc. occorre far sì che possa disporre di una quota di flusso di denaro da far circolare e una quota di capitale immobile o similare per poter valorizzare il prodotto lavoro nel contesto economico del momento, rendendo più opportuna la propria scelta del poter disporre e predisporre nella organizzazione della propria esistenza.
Ma, al di là di questa questione parasindacale e paradatoriale, lo stato, cioè l’insieme dei cittadini e le varie rappresentanze, organizzazioni, organi elettivi, etc… riconosciuti all’interno delle regole costituzionali, quindi appartenenti all’intero stato sociale, è essenziale e vitale che essi esercitino la funzione e il ruolo di essere e di sentirsi attori dentro allo scenario della economia circumnavigante e non quella circolare in cui a caso si girovaga senza mete e obiettivi, passi che non consentono il ritorno, la reversibilità sociale, passi e azioni identificabili direttamente secondo le proprie capacità quelle semplici e normali, di naturale dotazione, senza mediatori sociali o peggio ancora culturali. d’altra parte, occorre un risveglio delle coscienze e delle menti con l’impegno di produrre e sviluppare le azioni, le logiche e soprattutto le così dette buone azioni, buoni propositi e molte buone idee, le buone usanze, tradizioni, patrimonio socioculturale e storico propri del casolare colonico romagnolo, che appartengono a tutti i cittadini.
Concludendo solo dalla terra di origine e di appartenenza si può rigenerare il tutto e per tutti. allora, dopo è possibile sottendere ogni aspettativa, desiderio e opportuna azione a condizione che non comprometta l’eredità del patrimonio della vita, intesa come dono incondizionato e ben posizionato sul pianeta terra. con questa riflessione anche il lavoro, e le dinamiche a corollario, deve essere il vettore per la prima azione di pianificazione e progettazione nella organizzazione della agenda della gestione delle politiche del territorio.
In sostanza una buona comunicazione aiuta nella corretta e giusta comprensione, prima di ogni azione… Buon lavoro a tutti… e a tutta forza

Comunicato stampa
Cristina Righi
Libera San Marino

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