La marea di persone che il 3 ottobre ha inondato le strade da nord a sud Italia in occasione dello sciopero generale indetto dalla CGIL e altri sindacati, è stata una straordinaria risposta della società civile all’inerzia e all’immobilismo delle istituzioni verso la strage dei palestinesi, nella totale violazione del diritto internazionale. Va dato merito alla spedizione della Global Sumud Flotilla, una iniziativa internazionale partita da persone comuni, di aver alimentato la scintilla che ha portato in oltre cento città italiane due milioni di persone, esprimendo la propria indignazione per questo orrendo massacro di persone civili perpetrato da ormai due anni, anche con la complicità di parte del mondo occidentale. La società civile è viva e ancora in grado di mobilitarsi per dire basta alle uccisioni e al blocco degli aiuti umanitari, ed esprimere solidarietà ad un popolo a cui da molti decenni è stata negata la possibilità di vivere in pace nel proprio territorio. Questa vasta mobilitazione, partita dal giorno dell’arresto degli attivisti della Flotilla da parte delle forze israeliane, vede quali grandi protagonisti moltissimi giovani, che assieme a tanti lavoratori e cittadini stanno dimostrando di credere ancora nei valori della partecipazione democratica, della fratellanza tra i popoli e della solidarietà. Un segnale di grande speranza per il futuro. Le piazze chiedono ai governi, a partire da quello del proprio Paese, di affermare il diritto internazionale e assumere iniziative concrete, dalle sanzioni alla rottura di accordi commerciali e militari con Israele, per spingere il Governo di Netanyahu a mettere fine a questa carneficina. La CSdL esprime tutta la propria soddisfazione per la straordinaria partecipazione allo sciopero generale del 3 ottobre e per le iniziative di mobilitazione che continuano a susseguirsi per mettere al centro dell’attenzione pubblica il diritto dei palestinesi ad esistere e a vivere nella propria terra. A chi afferma che iniziative simili non portano alcun risultato a favore della popolazione palestinese, i manifestanti hanno dimostrato che lo spirito solidaristico è più forte dell’indifferenza.
Comunicato stampa
CSdL