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CSU: Una giornata per il lavoro, i diritti e la parità

7 mar 2017
CSU: Una giornata per il lavoro, i diritti e la parità
La giornata internazionale della donna si colloca anche quest'anno in uno scenario di crisi economica persistente che ha peggiorato la qualità del lavoro e ha reso più difficile l'accesso all'occupazione per le donne stesse e per tanti cittadini. È aumentata la precarietà, e la fruizione di diritti è diventata più difficile; strumenti ad esempio come il part-time, che dovrebbero servire per agevolare la vita delle persone, sempre più spesso vengono invece utilizzati dalle imprese unicamente per ridurre i costi.

La crisi si esprime in termini di condizioni di maggiore precarietà, nella difficoltà nella fruizione dei diritti, negli inquadramenti professionali che, in particolare per le donne, sono spesso più bassi rispetto alle mansioni effettivamente svolte.

In questo quadro così difficile per tante persone, le donne hanno impedito che la situazione di crisi diventasse ancor più grave, in quanto hanno messo in campo la propria maggiore capacità di adattarsi e di reagire alle situazioni di crisi; sono in grado di inventarsi soluzioni, anche creative, ai problemi e alle difficoltà, hanno una mentalità più flessibile, hanno insomma questa qualità di essere multitasking", abituate a destreggiarsi tra gli impegni familiari e quelli lavorativi.

Tuttavia le donne subiscono ancora pesanti discriminazioni, in primo luogo la difficoltà ad accedere al lavoro, che resta lo strumento centrale di emancipazione e di affermazione del proprio ruolo paritario nella società. A San Marino la maggioranza delle persone iscritte alle liste di collocamento al lavoro sono ancora donne.

Solo con il lavoro, qualificato, tutelato e regolare, le donne hanno la possibilità di raggiungere una condizione di autonomia e di autodeterminazione, per superare finalmente ogni forma di disparità e di discriminazione sociale.

A livello internazionale, anche l'8 marzo di quest'anno non sarà, come avviene ormai da anni, una ricorrenza puramente celebrativa, ma una giornata di vera lotta per la dignità delle donne. Dignità che vuol dire prima di tutto lavoro, parità salariale, impegno contro la violenza e contro il sessismo, e per superare quei linguaggi e quegli stereotipi che offendono la donna.

Per tutto questo, da parte di molte organizzazioni sociali e sindacali che si battono per i diritti delle donne, per l'8 marzo è stato indetto uno "Sciopero globale", a cui hanno aderito 40 Paesi del mondo, e al quale le donne della CSU si uniscono idealmente.

Facciamo che questo 8 marzo diventi una giornata di presa di coscienza delle donne circa i propri diritti e il proprio valore, e di impegno da parte di tutti per mettere al bando ogni forma di violenza di genere e per superare quei ritardi culturali che ancora relegano la donne ad una condizione di discriminazione, subornazione e marginalità.

Facciamo che questa occasione serva a tutti, donne e uomini, per intraprendere un percorso di crescita comune per realizzare una società più matura, che affermi la parità dei diritti tra tutti i cittadini e che sia pienamente rispettosa delle diverse identità.

Comunicato stampa CSU

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