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Democrazia in Movimento su Commissione Finanza: "Non sono emersi dati di rilievo"

7 feb 2017
Democrazia in Movimento su Commissione Finanza: "Non sono emersi dati di rilievo"
Ieri pomeriggio si è riunita la Commissione Finanze per l'audizione dei vertici Banca Centrale, il presidente Wafik Grais e il direttore Lorenzo Savorelli. I rappresentanti della coalizione di RETE e Movimento Democratico San Marino Insieme all'interno della Commissione sono Roberto Ciavatta e Federico Pedini Amati.
L'audizione è avvenuta in seguito all'approvazione all'unanimità di un Ordine del Giorno in cui si chiedeva, tra le altre cose, di avere chiarimenti in merito al ritardo del completamento della Centrale Rischi (CR), in merito ai criteri utilizzati per portare avanti la verifica degli attivi delle banche, o Asset Quality Review, (AQR), e ai possibili scenari futuri del sistema finanziario e bancario.
L’incontro si è tenuto in comma segreto con tanto di confisca dei cellulari. In realtà non ci pare siano emersi dati di rilievo tali da giustificare questa segretezza, anzi non ci pare siano emersi alcuni dati né indicati possibili scenari.
In merito alla Centrale Rischi, dopo esserci confrontati con diversi tecnici del settore, ci pare di poter affermare che la CR non solo sia elemento dirimente per l'approvazione di memorandum d'intesa con altri paesi, ma sia fondamentale nell'analisi della qualità dei debitori e della loro esposizione con altre banche. Insomma per fornire alle banche uno strumento per evitare di continuare a dare credito in mancanza di adeguate garanzie col rischio di aumentare il già considerevole ammontare degli NPL. Infatti lo statuto di Banca Centrale prevede che la stessa sia responsabile della valutazione dei rischi del sistema creditizio.
In questa fase ad esempio, la Centrale Rischi è a senso unico. I dati arrivano a Banca Centrale, facendo emergere rischi creditizi che però non tornano indietro alle banche. Quindi Banca Centrale sa chi sono i grandi debitori, ma non inoltra questa informazione agli istituti bancari.
Tuttavia la richiesta inserita nel nostro ODG di attivare la centrale dei rischi entro febbraio è stata respinta.
Abbiamo quindi chiesto di rendere pubblici i criteri con i quali l'AQR sia stata applicata, ma anche questa richiesta è stata bocciata.
Ci pare il minimo che le scelte strategiche per il rilancio del sistema finanziario non avvengano senza un dibattito democratico che tenga conto dei risultati delle attività dell'AQR e della Centrale Rischi e degli scenari prospettati. Anche questo elemento era contenuto nel nostro Ordine del Giorno proposto ma bocciato.
Come già espresso più volte (e come contenuto anche nel nostro programma), sarebbe interessante ragionare sull'esempio islandese. Da una parte agendo sulle azioni di responsabilità verso coloro che hanno concesso credito senza valutare i margini di rischio o, peggio ancora, in presenza di connubi corruttivi fra le parti.
Dall'altra identificando una “good bank” di sistema per la Repubblica, che ripristini la funzione sociale del credito, con una gestione prudenziale e lontana dalle ingerenze della politica e dalle sue logiche spartitorie. In questa ottica di sistema, occorre rivedere gli strumenti di sostegno pubblico a quelle realtà che potranno fungere da agenti di sviluppo del territorio e salvaguardia del patrimonio dei sammarinesi attualmente gestito dal sistema bancario e finanziario, riformulando i dispositivi sinora utilizzati quali ad esempio quelli del credito di imposta (affinché il debito privato non venga fatto ricadere sul pubblico) oppure quello dell’emissione di obbligazioni di stato come avvenuto con Cassa di Risparmio.

Movimento RETE
Movimento Democratico San Marino Insieme

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