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Democrazia in Movimento, l'editoriale di Marianna Bucci

28 set 2016
Marianna Bucci
Marianna Bucci
La buona notizia è che domenica 20 novembre ci saranno le elezioni. La cattiva è che allo stato attuale, cioè a circa un mese e mezzo dall’evento, è praticamente impossibile capire da chi sono composte le coalizioni in campo.
Nel caso di RETE, è tutto chiaro come il sole. Da tempo ormai abbiamo dichiarato la nostra volontà di presentarci insieme al Movimento Democratico San Marino Insieme (MDSI). Da tempo stiamo lavorando al programma, abbiamo anche raccolto le firme necessarie alla presentazione dei due gruppi alle elezioni e illustrato ufficialmente nome e logo della coalizione: Democrazia in Movimento.
L’invito a partecipare alla coalizione è stato esteso anche al movimento Civico 10 che però lo ha declinato, preferendo schierarsi con i “conto mazziniani” dell’UPR e i “perennemente al governo” di AP. Una scelta legittima, che però non abbiamo compreso convinti come siamo della possibilità, reale e unica nella storia recente del nostro paese, di costituire un fronte dei movimenti capace di contrastare sia i vecchi partitoni, i maggiori responsabili dei problemi e della corruzione pubblica e morale (DC, PSD, PS), sia i loro relativi satelliti (AP, UPR ecc) che hanno più volte dimostrato di non avere le mani libere da condizionamenti esterni e di voler portare avanti una linea politica nel solco della continuità con il passato.
Evidentemente non siamo stati i soli a non comprendere le scelte di Civico 10 considerato che, poche settimane fa, sette dei suoi aderenti hanno formalmente comunicato la loro uscita dal movimento.
Un’occasione persa, che però non ci fa demordere né perdere di vista l’obiettivo: offrire ai sammarinesi la possibilità di scegliere un’alternativa genuina e libera da influenze esterne.
Ed è forse questo che più crea entusiasmo nel percorso che stiamo portando avanti: la consapevolezza di aver costituito un gruppo politico che ha deciso di unirsi non sulla base di compromessi, paletti e veti incrociati, ma fondato su rispetto, fiducia, passione e una sana tensione verso obiettivi condivisi. Una piccola rivoluzione nel modo di intendere l’attività politica.
Non è forse vero infatti, che nel sentire comune la politica è ormai concepita come qualcosa di oscuro, come qualcosa per cui occorre sporcarsi le mani e scendere a compromessi (ossia ricatti reciproci)? Questo accade perché i membri dei partiti hanno sempre stretto alleanze partendo da queste premesse malate, e anche i nuovi volti hanno finito per conformarsi a questa condotta, credendo forse che fosse l’unica possibile.
Ebbene, oggi possiamo affermare orgogliosi che il fatto che sia sempre stato così non significa che debba continuare ad esserlo! Proprio come un imprenditore non sceglierebbe mai un socio di cui non si fida o che in passato abbia sperperato denaro o fatto fallire aziende, allo stesso modo i politici che desiderano realmente traghettare il paese verso un vero cambiamento culturale e civile non possono fare affidamento su alleati che lo renderebbero irrealizzabile perché rispondono ad interessi “altri”, lontani dalle esigenze dei cittadini.
Le alleanze si possono (e si devono!) costruire con persone con le quali vi sia comunità di intenti, persone meritevoli di stima e di fiducia.
Questa rinnovata concezione di vivere la politica mette in luce quante parole e quanto tempo si siano persi - governo dopo governo, coalizione dopo coalizione - per giustificare compagni di viaggio improbabili e impresentabili nel nome di una presunta “responsabilità” (questa sconosciuta!) che non trovava corrispondenza nei fatti e che si volatilizzava ad ogni cambio di Segretario.
E mette in luce soprattutto come San Marino abbia al proprio interno le forze e le energie per sganciarsi definitivamente da partiti obsoleti, uscire dall’infantilismo a cui è stato relegato per decenni, e camminare con le proprie gambe. Lo sviluppo parte da qui, dalla valorizzazione dell’esistente. Non dalla piazza finanziaria, non dai finanziamenti esterni di chi mira al proprio profitto abbindolando i sammarinesi con promesse di facili guadagni.
Rimbocchiamoci le maniche, tutti.

Comunicato stampa
Marianna Bucci
Movimento RETE

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