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Dichiarazione del sindaco di Rimini Andrea Gnassi

14 giu 2016
Andrea Gnassi
Andrea Gnassi
“In questi giorni e in queste ore di relativa ‘quiete’ dopo le emozioni della rielezione, sono stati tanti gli attestati di stima che mi sono arrivati da più parti, dai cittadini, dal mondo politico e dalla società civile. Tra questi colgo l’occasione per ringraziare i vertici e i rappresentanti delle istituzioni della Repubblica di San Marino che sia privatamente sia pubblicamente si sono congratulati e hanno espresso soddisfazione per l’esito della tornata elettorale e soprattutto per il proseguio di quel dialogo, costante e intenso, che si è instaurato in questi anni tra Rimini e il Titano. Un dialogo che va ancora di più rafforzato e tradotto in azioni concrete per uno sviluppo organico di due realtà che fanno parte di uno stesso, straordinario, territorio. Un territorio che, in questi anni difficili, ha saputo reggere al terremoto della crisi e che ha dimostrato di avere le basi su cui ripartire e rilanciarsi. E’ necessario quindi guardare oltre ai confini ‘amministrativi’, superare la dogana e tradurre gli obiettivi comuni in una sinergia reale, senza questo voler significare invasioni di campo e nel pieno rispetto dell’autonomia di una repubblica antica come quella del Titano. Ci sono argomenti strategici per il nostro futuro su cui dobbiamo ragionare di squadra: penso alle tematiche ambientali, che rappresentano un pilastro del nostro progetto di sviluppo, a partire dalla gestione delle risorse idriche e del bacino idrografico, fino alla gestione dei rifiuti. C’è poi la questione dei trasporti e della mobilità, strettamente legato alle politiche del turismo, un altro asset dove la collaborazione tra Rimini e San Marino deve rinsaldarsi. Sono tutti temi di cui si è discusso nel recente passato e si discute tutt’ora, ma adesso è giunto il momento di fare il salto di qualità: dobbiamo passare dai ragionamenti alle azioni, con chiarezza e voglia di fare. Bene quindi gli incontri, i confronti, ma dalla prossima settimana dobbiamo sederci ai tavoli istituzionali con la convinzione che è necessario imboccare un percorso comune. Da quei tavoli dobbiamo alzarci non con buone intenzioni, ma con strumenti di lavoro, con certezze, con un piano operativo. Sono convinto che ci siano tutte le condizioni per ottenere buoni risultati”.

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