Logo San Marino RTV

Direttivo CSdL: "Fortissime preoccupazioni per la spaccatura nella Magistratura"

30 lug 2020
Direttivo CSdL: "Fortissime preoccupazioni per la spaccatura nella Magistratura"

Come possiamo essere sicuri che i procedimenti giudiziari come il conto Mazzini, i processi per corruzione e le azioni di responsabilità verso chi ha causato i dissesti delle banche giungano a sentenza definitiva e senza subire condizionamenti esterni, in questa situazione di scontro perenne? È l'interrogativo che la CSdL pone a tutto il paese. La politica faccia molti passi indietro dalla Magistratura! Il Direttivo torna anche sul tema del debito pubblico e preannuncia una nuova fase dell'iniziativa sindacale


Il pesantissimo debito dello Stato e la situazione di profonda divisione - alimentata dalla politica - all'interno della Magistratura sammarinese, sono stati tra i principali temi all'ordine del giorno del Consiglio Direttivo CSdL, riunitosi questa mattina presso la sala Montelupo di Domagnano, anche per fare il punto sulla situazione generale del mondo del lavoro e del paese dopo la fase acuta della pandemia.
IL DEBITO PUBBLICO - Sull'indebitamento dello Stato, il Direttivo ha ripercorso la vicenda dell'approvazione della legge di assestamento di bilancio, che prevede l'emissione di titoli del debito pubblico fino a 500 milioni di euro. In primo luogo si è trattato di un vero e proprio blitz autoritario perpetrato dalle forze di maggioranza senza neanche ricercare il confronto con le organizzazioni sindacali, e in generale senza nessun dibattito nel paese.
Solo a seguito delle ripetute richieste della CSU è stato possibile un incontro con i partiti tra la prima e la seconda lettura consigliare, che non ha prodotto quasi alcun effetto, in quanto la maggioranza è andata dritta per la propria strada, approvando una legge che porterà a quasi un miliardo il debito dello Stato. Per di più abbiamo letto dichiarazioni quantomeno inopportune da parte di esponenti della maggioranza, secondo cui lo Stato dovrà accollarsi solo la spesa degli interessi, decisamente alti (si parla di percentuali del 4% ma anche superiori), quando tutti sanno che gli acquirenti vorranno essere sicuri di poter rientrare delle somme investite (diversamente non sarebbero degli investitori ma dei benefattori...).
Poiché una delle poche modifiche apportate è la possibilità anche per i cittadini sammarinesi (compresi coloro che detengono capitali fuori territorio) di acquistare tali titoli - quindi non più rivolgendosi al solo mercato internazionale e a investitori istituzionali - a questo punto l'auspicio è che si riduca al minimo il ricorso al debito estero, evitando di mettere il paese nelle mani di soggetti esterni che potrebbero condizionare pesantemente il nostro Stato.
Quello che di fatto è stato il primo atto politico della attuale maggioranza, visto il necessario impegno per la gestione dell'emergenza covid, ha messo in chiara luce la totale assenza di volontà di confronto della stessa, tradendo così gli impegni annunciati nella fase pre-elettorale.
La CSdL ritiene necessario tenere sempre molto alta l'attenzione del paese sulle conseguenze di un debito pubblico enorme per un piccolo Stato come il nostro che inevitabilmente andrà a ricadere sulle prossime generazioni. Non è possibile lasciare con tanta leggerezza e superficialità un macigno così gravoso sulle spalle dei giovani, tanto più considerando che circa il 90% del debito è costituito dall'esborso dello Stato per tamponare il dissesto del sistema bancario.
LA MAGISTRATURA - Forte preoccupazione è stata espressa dal Direttivo per la situazione della Magistratura sammarinese. La recente vicenda della decisione del Consiglio Giudiziario Plenario, assunta a maggioranza con il voto dei membri non togati, in rappresentanza delle forze politiche di governo, ha segnato il punto più alto dello scontro e della spaccatura da tempo in atto nella Magistratura, alimentata se non addirittura fomentata dalla politica. La CSdL rinnova il suo pressante appello: tutta la politica faccia molti passi indietro dalla Magistratura!
E al contempo pone a tutto il paese un interrogativo: in questa situazione di scontro perenne e di spaccatura, come possiamo essere sicuri che i procedimenti giudiziari come il conto Mazzini, i processi per corruzione e le azioni di responsabilità verso chi ha causato i dissesti delle banche giungano a sentenza definitiva e senza subire condizionamenti esterni?
Il paese chiede comunque verità e giustizia: le vicende che hanno portato il nostro paese sull'orlo del baratro non possono restare senza l'accertamento delle responsabilità e senza comminare le giuste pene a chi ha sbagliato e infranto le leggi!
La Magistratura deve essere posta nelle condizioni di assicurare lo stato di diritto e una corretta e tempestiva attività giudiziaria. La certezza del diritto è anche un fattore economico e di appetibilità verso gli investitori che il paese deve assolutamente garantire.
PROGETTO DI SVILUPPO - La pandemia che ha investito duramente anche il nostro paese provocando pesanti effetti sulle condizioni dei lavoratori e sull'economia, ha reso ancora più evidente la necessità di un progetto di sviluppo, ancora del tutto assente. La sola iniziativa di cui abbiamo avuto notizia è la presentazione del piano di sviluppo economico denominato "San Marino 2030", presentazione avvenuta con l'ingiustificabile esclusione di un pezzo importantissimo del mondo del lavoro, ovvero le organizzazioni sindacali.
La CSdL, nel rinnovare la propria protesta verso questa esclusione, chiede all'Esecutivo di avviare quanto prima il confronto per definire un progetto di sviluppo che - a partire da un massiccio intervento economico a favore dei lavoratori e delle aziende colpiti dagli effetti della pandemia - tracci le traiettorie di sviluppo del paese per il prossimo futuro. In campo economico, lo stesso progetto di legge sui "Titani", presentato alla prima lettura consigliare da tutti i partiti di maggioranza, per il Direttivo CSdL è un semplice palliativo, che non affronta e non risolve nessuno dei nodi essenziali della crisi sammarinese, anzi rischia di creare ulteriori difficoltà alle famiglie e alle imprese. La CSdL boccia senza appello questo progetto di legge, e ne chiede il ritiro.
RIPRESA DELL'INIZIATIVA SINDACALE E COINVOLGIMENTO DEI LAVORATORI - Per affrontare le tante e gravi problematiche in cui è immerso il paese, la CSdL preannuncia la ripresa dell'iniziativa sindacale e di coinvolgimento dei lavoratori e dei cittadini fin dal prossimo settembre. Oltre a definire le proprie posizioni progettuali, dovranno riprendere anche le iniziative di coinvolgimento e mobilitazione con i lavoratori, seppur nel rispetto delle misure di sicurezza per il contenimento del covid 19.

Comunicato stampa
CSdL


Riproduzione riservata ©