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Disabili e lavoro: 700 mila euro dalla regione E.R. per i progetti riminesi

Emma Petitti, Presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna: “E’ sempre più importante lavorare per un mercato equo ed inclusivo, affinché nessuno rimanga indietro”

16 set 2020
Disabili e lavoro: 700 mila euro dalla regione E.R. per i progetti riminesi

Un aiuto concreto da parte della Regione Emilia-Romagna per sostenere l’ingresso delle persone con disabilità nel mercato del lavoro. E’ stato approvato, infatti, un finanziamento di 7,3 milioni di euro per promuovere nel territorio regionale progetti di innovazione e formazione finalizzati a offrire competenze e sbocchi professionali. All’interno del pacchetto di risorse, 509.975 euro sono destinati agli enti locali della Provincia di Rimini per la realizzazione di iniziative che guardano al collocamento e alla permanenza nel mondo del lavoro dei disabili, a cui si aggiungono ulteriori 203.990 euro per l’attuazione di percorsi di formazione che mirano all’occupabilità e all’adattabilità, per un totale di 713.965 euro al territorio riminese. “Uno stanziamento più che dovuto, che mira a far sì che tutte e tutti abbiano pari opportunità, in particolare quando si parla del tema del lavoro – spiega Emma Petitti, Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna -. Il lavoro è uno strumento imprescindibile di emancipazione sociale, autonomia individuale e protagonismo, dunque fondamentale per l’inserimento e l’integrazione nella società delle persone che soffrono di disabilità e che rischiano di sentirsi escluse. A Rimini e in Emilia-Romagna nessuno deve rimanere indietro, ma essere consapevole di far parte di una grande comunità. Per questo è sempre più importante lavorare per un mercato equo ed inclusivo che tenga conto delle specifiche fragilità, affinché diventino un punto di forza e arricchimento per tutti”. Potranno presentare progetti, in qualità di soggetti attuatori, enti emiliano-romagnoli accreditati per l’ambito della “Formazione continua e permanente” e per l’ambito aggiuntivo “Utenze speciali”. Dovranno essere presentati esclusivamente attraverso l’apposita procedura applicativa web, disponibile all’indirizzo https://sifer.regione.emilia-romagna.it e dovranno essere inviate per via telematica entro e non oltre le ore 12 del prossimo 28 ottobre. Dettagli e informazioni sono disponibili sul sito http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it . QUOTA REGIONALE, LE MISURE Cinque milioni di euro destinati a sostenere le persone disabili, anche in condizione di particolare fragilità e vulnerabilità, in cerca di lavoro iscritte al collocamento mirato (Legge n. 68/1999) o già occupate. Gli interventi finanziati dovranno rendere disponibili, con riferimento ai territori dei nove Uffici del collocamento mirato della Regione, diverse misure formative e di politica attiva del lavoro con l’obiettivo di garantire proprio alle persone con disabilità tutti gli interventi previsti per favorire l’accesso al lavoro, la permanenza e la qualificazione. Due milioni di euro sono destinati a finanziare percorsi di formazione permanente finalizzati a sostenere le persone con disabilità nell’acquisizione delle conoscenze e competenze, per incrementarne l’occupabilità e l’adattabilità e funzionali alla permanenza nel mercato del lavoro. Si tratta, in altri termini, di un’offerta di percorsi brevi di alfabetizzazione informatica, linguistica e di competenze trasversali per operare nelle organizzazioni di lavoro. Potranno essere fruite in modo personalizzato e individualizzato. Anche in questo caso l’insieme degli interventi formativi dovrà essere distribuito avendo a riferimento i territori dei Centri per l’impiego, per facilitare la fruizione delle attività da parte delle persone disabili. Infine, 300mila euro riguardano il trasferimento, già previsto, di risorse a favore dell’Agenzia regionale per il Lavoro, per l’attivazione della procedura gestita dalla stessa struttura, che andrà ad adattare i posti di lavoro attraverso la concessione di contributi a favore delle imprese, tema particolarmente attuale anche in conseguenza delle problematiche derivanti dall’emergenza epidemiologica.


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